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La Nazione 07.05.2016 |
Progetto per Volterra è una derivazione del gruppo Progetto Originario, nato dalla scissione della Lista Civica Uniti per Volterra. Si è candidato alle amministrative del 2014. Sarà rappresentato in Consiglio Comunale da Sonia Guarneri.
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lunedì 9 maggio 2016
Cassa in rosso

Nel
corso del 2015 la Regione ha restituito al Comune una grossa parte del costo
dei lavori, circa i tre quarti del totale, ma la riserva economica comunale non
si è più riformata. In parole povere la cassa è sempre vuota. Infatti, il
Comune di Volterra è dovuto ricorrere per quasi tutto il 2015 (312 giorni su
365) all’anticipazione di tesoreria: ad un fido sul conto da parte della Cassa
di Risparmio per far fronte alle spese correnti (il pagamento degli stipendi,
delle bollette ect), perché soldi liquidi non ce
n'erano. Un ricorso di tesoreria così “massiccio”, per usare le parole del
nostro Revisore dei Conti, che ha toccato punte di scoperto per ben 3,5 milioni
di euro, con una media di circa 1,5 milioni di euro. Ma che fine hanno fatto le
riserve economiche comunali, se la Regione ci ha restituito grossa parte di
quanto anticipato? Sul punto il gruppo di Progetto per Volterra ha presentato
un'interrogazione, anche al fine di meglio comprendere e quindi poter
approfonditamente analizzare la spesa comunale.
In
attesa della risposta del sindaco, che speriamo per una volta sia seria ed
esauriente, una prima deduzione, seppure un po’ rozza, può ricavarsi dal
bilancio consuntivo del 2015. In primo luogo, a fronte di un taglio
significativo dei trasferimenti statali (anche Renzi non si fa scrupolo di proseguire
la politica dello scaricabarile sulle amministrazioni locali), il Comune ha
inasprito pesantemente la pressione fiscale,
provocando la crescita della percentuale dei cittadini morosi: cioè
l'aumento esponenziale del numero di persone che non riescono a pagare le tasse
comunali. Ad esempio, l’impagato della Tari nel 2014 fu il 10% del totale ed è
raddoppiato nel 2015, saltando a circa il 20% (ben 492.000,00 di evaso su un
totale di 2.192.000,00).
Secondariamente
l’Amministrazione Comunale negli ultimi due anni si è resa protagonista di
almeno due grossi svarioni economici. Il primo è riconducibile alla mostra
Rosso Vivo, per la quale l’amministrazione aveva preventivato di non spendere
nulla pareggiando la spesa con i biglietti, ed invece ha registrato una perdita
secca di 390.000,00 euro in un anno e mezzo.
Il
secondo buco invece è dovuto alla perdita di un contributo provinciale già
accordato, per la realizzazione di interventi su strade rurali. I lavori sono
stati effettivamente realizzati nella primavera 2014, ma il Comune avendo
sforato i tempi stabiliti e comunque avendo mancato di rendicontare il costo
dei lavori ha visto revocare il finanziamento provinciale, con un impatto
negativo sul bilancio pari ad 118.800,00
euro. A margine di tutto questo, la spesa corrente della macchina comunale si
mantiene altissima, nonostante i numerosi pensionamenti dei dipendenti avvenuti
negli ultimi anni e mai rimpiazzati. A riprova del fatto che la gestione
mediante ditte esterne dei servizi non porta ad alcun alleggerimento della
spesa (vedi scuolabus e musei), semmai un aumento.
La
situazione quindi è grave, e i cittadini la scontano vedendosi arrivare tasse
sempre più salate. Certo molti aspetti
di questo preoccupante bilancio restano oscuri e sicuramente da approfondire,
ma al momento possiamo solo confermare quello che già abbiamo sostenuto anche
in campagna elettorale: sarebbe stato vitale investire su interventi per abbattere
la spesa corrente, realizzando risparmi che si spalmino nel tempo e ci consentano
di renderci virtuosi (parametro che attualmente viene premiato dallo stato
centrale al momento dei tagli). Per questo, anziché spendere altre centinaia di
migliaia di euro in un inutile parcheggio decentratissimo, sotto la Conad,
bisognerebbe concentrarsi sull’efficienza della macchina comunale, che oggi
funziona male e inciampa spesso in errori che si ripercuotono pesantemente
sulle casse comunali, dunque sulle nostre tasse.
Progetto per Volterra
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lunedì 7 dicembre 2015
Un piccolo aiuto a chi è soffocato dalle tasse

lunedì 13 aprile 2015
Super Irpef

Progetto per Volterra
venerdì 3 aprile 2015
LA RESA DEI CONTI
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L'andamento dell'aliquota Irpef nel Comune di Volterra in 6 anni |
L’utilizzo
dissennato delle risorse pubbliche, gli sprechi e i tagli del governo
Renzi ai comuni hanno presentato il loro prevedibile conto.
L’amministrazione Buselli, non sapendo più come chiudere il
bilancio e avendo evitato per 5 anni qualsiasi misura di taglio agli
sprechi, ha deciso di percorrere la solita, vecchia strada: l’aumento
a dismisura delle tasse e delle tariffe.
Per
l’anno 2015 è stato, dunque, deciso l’aumento fino al 178%
dell’addizionale Irpef (per un gettito complessivo che passerà dai
480.000 euro del 2014 a 1.150.00 euro di quest'anno), l’aumento del
9% della Tassa sui rifiuti ed il raddoppio delle tariffe dei
parcheggi cittadini, ponendo inoltre a pagamento aree di sosta fino a
questo momento libere e a disposizione dei residenti (Gioconovo).
Qualcuno
ricorderà che la discussione sull’allegra gestione delle risorse
comunali e sugli sprechi fu il tema ricorrente della nostra lista in
campagna elettorale, pur se abbastanza snobbata dalla maggioranza
dell'opinione pubblica, attratta dalle promesse mirabolanti di
improbabili investimenti in faraoniche opere pubbliche che avrebbero
dato “lustro e slancio“ alla nostra nobile città. Ora, però, i
nodi sono venuti al pettine. Gli investimenti non si possono fare,
mentre è “indispensabile” aumentare le tasse per coprire i costi
ordinari di gestione della macchina comunale.
Un'amministrazione
mediocre, di fronte a queste situazioni, percorre tradizionalmente
due vie: l’aumento delle tasse oppure il taglio dei servizi.
Volterra non ha fatto eccezione.
Eppure
ci sarebbe una terza via, quella che proponemmo in campagna
elettorale: abbattere progressivamente la spesa corrente e fuori
controllo del Comune (12 milioni di euro su un totale di 15),
investendo in maniera massiccia in opere che restituiscano risparmi
duraturi e stabili come la riqualificazione energetica degli edifici
pubblici o la raccolta differenziata, interventi finanziabili con i
fondi europei sulle Smart City (le c.d. Città Intelligenti)
disponibili fino al 2019. Ci credette l'undici per cento della
popolazione, mentre la restante parte fece spallucce. Evidentemente
molti dispongono di abbondanti risorse per finanziare questi e i
prossimi inevitabili aumenti delle tasse locali.
Noi
continuiamo a credere che sarebbe il caso di abbandonare la strada
percorsa da almeno 15 anni ad oggi, che umilia i servizi pubblici e
aggrava la difficoltà delle famiglie meno abbienti per ricercare
soluzioni finalmente razionali ed intelligenti. Certo, occorrerebbe
fare a meno dei ripetuti slogan infantili che promettono la luna ai
polli, per passare ad un approccio decisamente più serio
nell’affrontare i problemi ormai cronici della nostra cittadina.
Progetto
per Volterra
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