E’ deciso, l’isola ecologica comunale appena finita di ristrutturare verrà
demolita e trasferita altrove. Una storia che avrebbe dell’incredibile in un paese
civile, ma normale quotidianità qui da noi.
La vicenda è grottesca eppure semplice da spiegare. Il Comune di Volterra e
la Asl Toscana Nord Ovest lo scorso febbraio hanno siglato un protocollo
d’intesa che prevede la cessione a privato dell’area su cui sorge l’isola
ecologica comunale. Dell’esistenza del documento si è appreso soltanto di
recente, in occasione dell’ultimo Consiglio Comunale, quando il protocollo è
stato portato in aula dalla maggioranza per la ratifica obbligatoria dalla legge. L’accordo tra Comune
e Asl prevede che il Comune predisponga una variante urbanistica per il cambio
di destinazione dell’area e che la Asl ponga in vendita le particelle catastali
su cui sorge l’unica isola ecologica comunale.
Ma il Comune di Volterra, sotto la guida dello stesso Buselli, ha appena
investito oltre 400 mila euro sull’isola ecologica, per la messa a norma
dell’impianto e la risistemazione di tutta l’area. Conti alla mano, si tratta
del principale intervento finanziato dal Comune in questi ultimi anni, e uno
dei pochissimi progetti portati bene o male a termine. Su questo punto qualche
bene informato potrebbe obiettare che nei documenti comunali la previsione di
spesa per l’intervento sull’isola ecologica parlava di “soli” 200.000 euro e
non 400 mila come abbiamo appena scritto. Sì, ma al termine dei lavori,
ritocchino dopo ritocchino, la spesa complessiva per il Comune è
raddoppiata.
Soldi pubblici – tanti soldi - gettati al vento non a causa della truffa di
qualche lestofante, ma per un ordinario episodio di malgoverno di un’amministrazione
pubblica, favorito dal tradizionale clima di menefreghismo che smorza come un
muro di gomma ogni accenno di sincera indignazione civile.
Fin qui i fatti, mentre per l’interpretazione
degli stessi dobbiamo richiamare alla memoria il famigerato progetto turistico
residenziale su Poggio alle Croci: l’area dell’ex ospedale psichiatrico pari ad
un sesto del tessuto urbano cittadino, regalata dal comune alla Asl di Pisa e
da questa fatta opzionare dall’immobiliarista anglo-indiano Kuldeep Desaur per
una caparra di circa 900.000€. Il progetto e l’accordo tra questo signore del
mattone, il Comune e la Asl risale addirittura al 2007, sotto l’amministrazione
Bartaloni. Obiettivo dichiarato dell’immobiliarista inglese era trasformare
l’area in quartiere turistico-residenziale molto esclusivo, riservato a ricconi
di tutte le nazionalità. Nella campagna per le amministrative del 2010 il
progetto, sostenuto dal PD, fu decisamente avversato dalla Lista Civica di
Buselli, perché tutta l’area sarebbe stata recintata e sorvegliata, tagliando fuori
fisicamente i volterrani da un’area con la quale sono storicamente legati e di
grande pregio. Sei mesi dopo le elezioni, il nuovo sindaco Buselli, convocò un
Consiglio Comunale Aperto sul delicato progetto di Poggio alle Croci e lì,
malgrado qualche primo ammorbidimento, si fece sentire forte e chiaro,
dichiarando dal suo scranno: “Poggio alle Croci non un’isola, non un fortino
inaccessibile, ma che ci sia un percorso all’interno che si possa fruire” (dal verbale
del Consiglio Comunale del 28 gennaio 2010). In seguito, portando avanti in
prima persona e spesso da solo la trattativa con gli intermediari di Desaur, il
Sindaco Buselli ha mutato completamente opinione e i suoi seguaci si sono
semplicemente adattati. Ma oggi sono trascorsi nove anni e nonostante le
Amministrazioni Comunali del PD prima e della Lista Civica poi abbiano
modellato il Regolamento Urbanistico Comunale sui desiderata
dell’immobiliarista Desaur, approvato i Piani Attuativi e sottoscritto
qualsiasi cosa egli chiedesse, il progetto non ha fatto un passo avanti e
neppure è stata perfezionato l’atto di vendita. Segno che il presunto
investitore non ha nessuna volontà di portarlo a termine, trattandosi di una
mera speculazione edilizia che, data la congiuntura, lascerà l’attuale
situazione incresciosa congelata a tempo indeterminato. Siamo arrivati al punto
che se l’immobiliarista chiede che venga spostata l’isola ecologica sulla quale
questo stesso Sindaco ha appena investito 400.000 euro, la maggioranza scatta
sull’attenti e prontamente obbedisce, firmando il protocollo con la Asl.
Viene da ridere, ma amaramente, pensando ai
proclami, ai cartelli stradali con richiami alla lucumonia etrusca, agli
appelli all’ ”orgoglio comune”, quando si osservano simili prove di malgoverno
e soprattutto di mancanza di dignità.
Progetto per Volterra