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sabato 12 aprile 2014

Percorso di guerra, 2° atto



Dopo 4 settimane dal precedente sopralluogo domenica scorsa sono tornato a verificare la situazione lungo la Strada Provinciale 15 (via Pisana), interrotta ormai da molto tempo. Per inciso, la riapertura è stata preannunciata tra circa due mesi dai rappresentanti della provincia, Pieroni e Santoni, in visita lunedì scorso a Volterra, ma sempre con semafori e tratti a senso unico alternato.
Foto 1. Frana e terreno accumulato a ridosso del muro.
Finalmente i lavori sono stati avviati per le due frane quasi adiacenti verificatesi nella parte più alta del tracciato, presso il bivio per Cerbaiola. Alla conclusione di questi, probabilmente, fanno riferimento i rappresentanti della provincia quando parlano dei 2 mesi necessari a riaprire la strada. In effetti, gli interventi di sistemazione in questo tratto sono stati portati avanti in misura apprezzabile. Ma affacciandosi sulla Val d'Era sorge più di un dubbio, constatando che l'intero corpo di frana che occupava parte del versante ed entrambre le carreggiate della strada è stato scaraventato senza tanti complimenti direttamente al di sotto del muro (foto 1). C'è da augurarsi che tutti quei metri cubi di terreno vengano rapidamente sistemati in modo diverso o che almeno qualcuno abbia verificato la stabilità del versante nel tratto immediatamente a valle del muro. Perché la scarpata a questo punto dovrà reggere la parte superiore del crinale, la strada col relativo traffico (anche pesante) e un bel po' di materiale ammonticchiato sopra. 
Invece scendendo più in basso, all'altezza di Villa Optium, dove uno scoscendimento ha inghiottito da un anno quasi un'intera corsia, non c'è ancora traccia nemmeno dell'inizio dei lavori di ripristino e consolidamento (foto 2). 
Foto 2. La frana presso Villa Optium un anno dopo
E' troppo tempo, ormai, che questa frana  strozza la viabilità in direzione Pisa – Pontedera. Come è giusto criticare l'amministrazione comunale quando non fa il proprio dovere, lo stesso vale per la provincia di Pisa che non si è dimostrata in grado di intervenire sulla SP 15 nei tempi e nei modi attesi degni di un paese civile. 


Foto 3. Lesioni sull'asfalto.
Infine, come segnalato dai residenti nella zona, una nuova criticità è comparsa a San Cipriano. Qui, tra il cimitero e l'ex edificio scolastico, sull'asfalto e nei terreni posti a valle si osservano numerosi indizi di una frana incipiente di proporzioni rilevanti (foto 3 e 4). 
I quotidiani giorni fa scrissero che i tecnici della provincia, dopo averne preso visione, avevano deciso di avviare ulteriori accertamenti. Benissimo. Il problema come sempre è la tempistica. Perché sia le indagini di approfondimento sia gli interventi di consolidamento andrebbero progettati, programmati e ultimati entro la prossima estate. Il tempo c'è, ma non va sprecato come al solito. Evidentemente, dopo l'esperienza di quest'anno, sarebbe imperdonabile entrare ancora una volta nella stagione autunnale senza aver portato a termine i lavori di messa in sicurezza dei tratti della provinciale dissestati. Soprattutto laddove il danno è ancora agli inizi e resta il tempo per tamponare la
Foto 4. Gradino morfologico formatosi a lato strada
situazione prima che intervengano conseguenze molto più gravi.
Due parole, infine, è giusto spenderle per la carenza di manutenzione che si riscontra ogni volta che capita di percorrere a piedi la SP 15. Ancora adesso, dopo una serie di eventi franosi da record, le fossette per smaltire le acque piovane non sono in grado di funzionare a dovere perché ostruite da terra, vegetazione infestante e rifiuti. Le fessure apertesi per qualsiasi motivo sull'asfalto non sono state riparate, facilitando infiltrazioni d'acqua nel terreno a ogni pioggia. Anche le opere di consolidamento eseguite a lato strada pochissimi anni fa non sembrano monitorate, perché prive dei più elementari interventi di manutenzione. Insomma, questo territorio è sicuramente fragile per sua natura, ma è anche vero che da anni vengono trascurate le necessarie azioni per la sua tutela e così come quelle a salvaguardia delle principali infrastrutture. 

Fabio Bernardini, Progetto per Volterra

venerdì 14 marzo 2014

Percorso di guerra

Foto 1. Nicchia di distacco presso il bivio di Cerbaiola
Lo scorso fine settimana ho fatto qualche puntata di ricognizione lungo la S.P. 15 (via Pisana) per verificare la gravità delle nuove frane verificatesi lungo il percorso e lo stato di avanzamento dei lavori. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, è presto detto: praticamente tutto è fermo; le aree attorno le ultime frane sono state transennate, ma per adesso si notano soltanto i segni delle indagini geognostiche eseguite in prossimità dei dissesti. Nessuna traccia dei lavori di ripristino.
La frana più a monte è avvenuta poco dopo il bivio per Cerbaiola ed ha coinvolto parte della corsia di nord, portandosi dietro un tratto del muro a retta su cui si regge l'arteria  (Foto 1). Ovviamente per tornare alla normalità occorrerà restaurare il manufatto, ma a questo punto sarebbe opportuno anche avviare un meticoloso monitoraggio del muro su tutta la sua lunghezza, compresi i lunghi tratti in cui è obliterato dalla vegetazione infestante. 
Pochi metri più sotto, si incontra la seconda frana, questa volta staccatasi dalla cresta che sormonta da sud la strada e precipitata su entrambe le carreggiate occupandole (Foto 2). 
Foto 2. Corpo di frana che ingombra la carreggiata
In questo caso immagino si dovrà procedere alla riprofilatura del versante, magari inserendo opere di ingegneria tradizionale o naturalistica, funzionali al consolidamento del fronte e a una più efficace  regimazione delle acque.  
Lo scoscendimento verificatosi un anno fa all'altezza di Villa Optium per fortuna durante le ultime piogge non è progredito (Foto 3), ma non certo per merito dell'intervento di qualcuno. Praticamente le condizioni della strada in questo punto sono rimaste invariate dall'estate scorsa, quando, ai primi di luglio, segnalai per la prima volta ai giornali la pericolosità di questo dissesto.
Foto 3. Nicchia di distacco presso Villa Optium
Il tratto di versante da cui si era staccata la grossa frana posta nei pressi di Mulino d'Era è stato interessato recentemente da un parziale scoscendimento sul suo fianco orientale. Niente di troppo grave, ma anche qui serve qualche ulteriore intervento.
Infine, Mercoledì ho letto sui quotidiani che anche presso San Cipriano si sarebbe verificato un nuovo dissesto, isolando praticamente l'abitato di Coiano e tutto ciò che si trova a monte della frazione.
A conti fatti, dunque, la situazione è pessima. E' vero che la pioggia caduta in autunno e anche nei mesi successivi è stata molta, ma qui stiamo combattendo ancora con dissesti verificatisi più di un anno fa su un'arteria stradale importante come la SP 15. Non è degno di un paese civile abbandonare qualche transenna, qualche semaforo e vari tratti di una via di comunicazione di questa importanza al doppio senso di circolazione alternata per un anno intero. Dopo gli ultimi eventi, poi, la strada è stata chiusa del tutto, ormai sono alcune settimane, e non si vedono i segni di quelle attività necessarie a riattivarne in breve l'uso. Dunque, sono del tutto ignorati i disagi che questa situazione provoca alla città di Volterra, a molte aziende e più ancora alle persone che abitano lungo o in prossimità della strada.
Domani il presidente della provincia Pieroni verrà finalmente a Volterra per rendersi conto della situazione. Francamente sembra un'iniziativa quasi fuori tempo massimo. Adesso c'è da augurarsi che il presidente non si limiti a fare una breve ricognizione dispensando solidarietà rituale, ma si attivi concretamente per porre riparo urgentemente ad una situazione limite.
Le frane che hanno colpito il centro storico, coinvolgendo il “salotto buono” della nostra città, hanno catalizzato l'attenzione dei media e di conseguenza i politici a tutti i livelli. Ma quelle che da oltre un anno penalizzano una così importante via di comunicazione non sono certamente meno preoccupanti e cariche di conseguenze.


Fabio Bernardini, Progetto Originario