Le lunghe file di pazienti che
affollano in questi giorni le stanze della Casa della Salute e le ore di attesa
per poter parlare con il proprio medico sono il triste risultato della chiusura
del Punto Sanità di Via Roma.
Sono i pazienti (di nome e di
fatto) a pagare il prezzo della decisione avventata e irragionevole dei medici
di famiglia che ha reso del tutto inadeguato il servizio di base che dovrebbero
prestare al territorio. Dopo tre anni dalla sua attivazione non si può che
constatare che l’esperimento “Casa della Salute” è fallito, per tanti motivi.
Intanto fu mal concepito fin dalla sua attivazione, con una ubicazione del
tutto incongruente rispetto alle finalità di funzioni sanitarie territoriale
perseguite dichiaratamente, ma di fatto contraddette. Concorrono
però al naufragio dell’esperimento Casa della Salute molti altri fattori che
vanno dall’assenza assoluta dei servizi promessi agli spazi insufficienti, passando
per la mancanza di una farmacia nell’area ospedaliera e via discorrendo. Altro
che rafforzamento del territorio, così tanto sbandierato dai governi ragionali,
dai dirigenti (da loro nominati) e da alcuni medici!
Dopo alcuni anni di esperienza
diretta è chiaro a tutti che la Casa della Salute di Volterra, contrariamente
alla sua natura e a quanto si è visto in tutti gli altri luoghi della Toscana, è
stata voluta all’interno dell’area ospedaliera per surrogare, almeno
all’apparenza, un ospedale che viene rapidamente svuotato a colpi di
riorganizzazioni al ribasso e tagli vari. A questo giochetto politico si stanno
tristemente prestando, più o meno consapevolmente, i medici
di famiglia capitanati dal dott. Fidanzi, da sempre elemento di complemento
della maggioranza politica che governa in Regione.
La vicenda di recente ha assunto
tratti ingiustificabili e perfino grotteschi con le ripetute diserzioni da
parte dei rappresentanti dei medici di famiglia a tutti gli appuntamenti
fissati dall’Amministrazione Comunale per
risolvere il problema nato dalla chiusura degli ambulatori del centro
storico. Quando le motivazioni di un gruppo di operatori non poggiano su basi
proprio “nobilissime” si può ancora capire il bisogno di evitare il confronto davanti
alla cittadinanza, come avvenne nel caso della diserzione dell’incontro fissato
con Sindaco e Asl nella sala del maggior consiglio il 23 gennaio scorso. Ma la
studiata latitanza anche da tutti gli altri incontri proposti a porte chiuse, negli
uffici del Comune o in Società della Salute, è del tutto ingiustificabile ed oltre
il limite della villania.
Ci auguriamo che tra i locali
medici di famiglia qualcuno sia in grado di far appello ad un minimo di buon
senso per riprendere in mano una situazione molto mal gestita e che, senza
inversioni di tendenza, non potrà che determinare ulteriori conseguenze
negative per tutti.
Progetto per Volterra