Per
fare luce sul modo in cui si sono spesi soldi pubblici in occasione
dell’esborso di 300.000,00 euro da parte del Comune per la
realizzazione di un progetto preliminare su un tratto della SR 68
abbiamo posto 4 semplici domande al sindaco Buselli. La prima voleva
sapere perché, nonostante una progettazione di valore economico
elevato, non sia stata realizzata una gara per affidare l’incarico,
come legge vuole. Il sindaco ha replicato che ASV è società a
partecipazione interamente pubblica e inoltre ci sarebbero state
ragioni d’urgenza per inserire la progettazione nell’accordo
Stato-Regioni. Entrambe le argomentazioni, però, non giustificano la
violazione di un chiaro obbligo di legge che, per come è scritta,
non consente agli enti pubblici di scegliersi gli operatori economici
a loro piacimento. ASV sarà pure società a capitale pubblico, ma
non si può affidargli incarichi diretti sopra una certa cifra,
perché la legge impone esplicitamente che venga espletata una gara.
Altrimenti qualsiasi ente potrebbe violare, attraverso un
intermediario, la regola aurea che, ricercando la migliore
professionalità ai prezzi più convenienti, obbliga l'impiego di ben
codificati meccanismi, oggettivi ed imparziali, per la selezione dei
soggetti economici a cui affidare incarichi e lavori. Né esistono
eccezioni che consentano di violare questo principio in forza di
generiche ragioni di urgenza, per di più legate ad un accordo di
tipo politico come l'intesa tra Stato/Regioni, più e più volte
scritta e riscritta ad uso dei media senza che in questa nostra
povera Italia si muova realmente foglia.
La
seconda richiesta posta al sindaco era l'illustrazione degli atti con
cui il Comune ha deliberato e dunque deciso questa “anomala”
procedura di affidamento. Il Comune, infatti, prima di individuare i
soggetti esterni con i quali collaborare, deve assumere la decisione
attraverso atti formali dei suoi organi di governo, accertando la
congruità del prezzo stabilito, individuando chiaramente il soggetto
beneficiario dopo aver trovato la copertura finanziaria. Infine, deve
sottoscrivere contratti scritti, altrimenti per legge l’obbligazione
è completamente nulla. La risposta ricevuta da Buselli è del
tutto non pertinente, ma la dice lunga su come vadano le cose in
questo Comune. Il Sindaco ha scelto di fare il finto tonto e invece
di indicare quali sono stati gli atti del Comune, sostiene che ASV si
è auto-assegnata l’incarico all’esito di una deliberazione
dell’assemblea dei soci. Insomma, è come se un cittadino, dopo
aver fatto riparare il tetto di casa, invece di ammettere di aver
affidato l'incarico alla ditta edile che ha effettivamente compiuto
il lavoro, sostenesse la ditta ha agito di propria iniziativa,
prendendosi l'incarico da sola. Una risposta infantile, ma in fondo
non sorprendente conoscendo l'interlocutore. Il Sindaco, infatti, sa
benissimo che l’unico atto rinvenuto in Comune, e proprio per
questo portato in Consiglio Comunale alla ratifica del relativo
debito fuori bilancio, è una lettera a sua firma, con la quale dal
suo scranno di primo cittadino assicurava l'amministratore di ASV,
Mugellini, che i soldi sarebbero arrivati grazie al generoso
contributo di Fondazione e CRV.
La
terza domanda posta era se ASV avesse un ufficio progettazione e una
esperienza pregressa nella progettazione di strade. La risposta di
Buselli è da riportare alla lettera: “Nella sua figura di
Amministratore Unico l’Ing. Mugellini ha chiaramente assorbito
assieme alla funzione amministrativa anche quello (sigh) di direttore
tecnico (della discarica)”. Da cui deduciamo che ASV non ha un
ufficio progettazione né un’esperienza pregressa nel campo della
progettazione di grandi opere e tanto meno di strade.
Si
chiedeva, infine, chi avesse materialmente eseguito il progetto. La
risposta questa volta è stata: “L’Ing. Mugellini ha redatto e
sottoscritto il progetto in quanto Direttore Tecnico e Amministratore
Unico di ASV mentre per alcuni aspetti si è avvalso di
professionalità esterne”.
Alla
fine, per quanto le risposte siano state maldestre, il quadro che ne
risulta è chiaro. La somma per finanziare la progettazione
preliminare del tracciato della SR 68 è stata generosamente offerta
da Fondazione e CRV che, invece di affidare direttamente l'incarico,
ha fatto transitare i soldi dalle casse comunali. Il Comune, secondo
quello che vorrebbe farci credere Buselli, nulla avrebbe fatto se non
“subire” la decisione di ASV, che si sarebbe autodefinita per
statuto il soggetto più idoneo ad eseguire il compito. Non avendo
quest’ultima un ufficio progettazione né un progettista interno,
avrebbe fatto redigere un progetto da 300.000 euro (iva inclusa) al
suo Presidente ed Amministratore Unico che bada caso ha il titolo di
ingegnere.
Qualcuno
la scorsa settimana su questo giornale ha salutato questa
triangolazione come “una vittoria della politica”. Sinceramente
ci sembra tutta un'altra cosa; ma probabilmente i marziani in questo
paese siamo noi.
Progetto per Volterra