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venerdì 19 maggio 2017

ASV, quale futuro?



La discarica di Buriano nella quale i Comuni dell’Alta Val di Cecina hanno conferito  i rifiuti solidi urbani sino all’estate 2015, è oramai definitivamente chiusa. La società pubblica ASV, creata a suo tempo per occuparsi della gestione della discarica, invece è ancora in essere nonostante i costi rilevanti per la sua gestione e gli obblighi imposti dalla normativa nazionale sulla dismissione delle società partecipate prive di alcuni requisiti. La maggioranza dei comuni soci, infatti, dopo qualche tira e molla si è espressa per mantenerla in vita; si suppone per affidarle anche la gestione del c.d. post mortem, ovvero di tutta quella serie di attività per il recupero ambientale del sito. Si è discusso a più riprese circa l’opportunità da una parte e la legittimità dall’altra dell’affidamento di questo servizio ad ASV, senza l’espletamento di una regolare gara di appalto. Come succede spesso in questi casi, vi sono quelli che considerano l’espletamento di una gara un ” laccio e lacciuolo” e tifano per chiudere un occhio (o anche entrambi) e chi invece chiede il rispetto del principio di  trasparenza nella scelta degli operatori economici, visto che stiamo parlando di soldi pubblici e di una gestione che finora non ha certo brillato sotto il profilo ambientale. Di sicuro molti dei problemi che oggi dobbiamo affrontare derivano proprio da una gestione opaca e non proprio efficiente della discarica e della società. Tra le anomalie più rilevanti va menzionato il mancato accantonamento dei costi per la gestione del post-mortem, che per legge doveva essere accumulato un po’ alla volta durante gli anni di attività del sito, dimenticato invece dal gestore e dai sindaci della zona per lustri. Una “mancanza” che la nostra comunità pagherà cara, in termini economici e in termini ambientali.
A seguito dello scorso Consiglio Comunale, dove è andato in scena l’atteggiamento di reticenza del sindaco Buselli circa le attività attualmente svolte da ASV ed il suo futuro,  ci siamo visti costretti a depositare un’interrogazione per fare luce su alcune notizie affiorate solo in via informale. In primo luogo si è chiesto se risponde al vero che nonostante il Comune di Volterra non abbia affidato ad ASV nel 2016 alcun servizio, la società ha emesso salatissime fatture a nostro carico. In secondo luogo quali sono stati gli eventuali servizi resi per il Comune. Infine chiediamo se il sindaco intenda individuare responsabilità gestionali in merito all’insieme dei costi sostenuti successivamente alla chiusura della discarica e mai autorizzati dai soci con atti appropriati.
Ci pare primario, infatti, che l’amministrazione di società partecipate sia caratterizzata da correttezza e trasparenza soprattutto in quei settori, come la gestione dei rifiuti, particolarmente delicati e non a caso sempre al centro della cronaca giudiziaria. Così come sarebbe opportuno, per una volta, che i Comuni-soci facessero la loro parte e assumendo le proprie decisioni con il solo fine di tutelare l’interesse generale.
Progetto per Volterra

sabato 6 dicembre 2014

Ma la gara no

Ha tenuto banco nel corso dell'ultima seduta del Consiglio Comunale la discussione attorno all’ennesimo debito fuori bilancio che la Giunta Buselli ha sottoposto al voto consiliare. Da chiarire che un debito fuori bilancio è un debito non preventivato, in qualche modo inaspettato, che si è costretti a introdurre tra le voci di bilancio con una procedura di ratifica aggravata, sottoposta alla responsabilità del Consiglio.
Il debito in questione, pari a 300.000 euro, è riferito alla progettazione preliminare della SR 68, finanziata con soldi della Fondazione CRV e della Cassa di Risparmio medesima che però transitano per le casse comunali, perché così hanno deciso i tre enti. Ma perché ricorrere ad un debito fuori bilancio per qualcosa che l’Amministrazione dice di voler fare da anni? Cosa c’è di imprevisto e/o imprevedibile? Un abbozzo di risposta è emerso faticosamente dalla discussione tenutasi in Consiglio. Non è stato redatto alcun atto formale all'interno del Comune che abbia accompagnato la procedura di affidamento di questa progettazione all'esecutore materiale. Stiamo parlando di una progettazione che per importanza e valore necessitava dell’espletamento delle procedure di gara, dove il criterio di aggiudicazione è di regola quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Niente di tutto questo è stato eseguito, ci sarebbe soltanto una lettera del sindaco. I nostri amministratori, incuranti delle norme più elementari, hanno affidato un incarico di progettazione sopra soglia comunitaria alla partecipata ASV, baipassando qualsiasi forma di procedura ad evidenza pubblica. Le risposte fornite in prima battuta dall’assessore Moschi, incalzato dalle minoranze nel corso del Consiglio Comunale, sono preoccupanti e sorprendenti per un assessore che da oltre 5 anni si occupa di lavori pubblici. L'assessore ha dichiarato, infatti, che in caso di affidamenti a società partecipate non occorre alcuna gara e come se non bastasse, che il progetto è stato firmato da ASV nella persona del suo amministratore. Moschi cioè, dopo tutto questo tempo, non sa (o non vuol sapere) che l'ente pubblico non può fare affidamenti diretti sopra soglia; nemmeno alle partecipate. Per finire la maggioranza con vari interventi ha scaricato la responsabilità della mancata esecuzione della gara sugli uffici comunali, lasciando intendere che pur essendo alla guida di un Comune loro non sapevano cosa stesse accadendo. La nostra consigliera Sonia Guarneri, a fronte della mancanza di risposte da parte dell'Amministrazione in sede di Consiglio, ha presentato formale interrogazione scritta, per sapere come mai non sia stata eseguita alcuna procedura di gara e se è vero che ASV non aveva e non ha un ufficio progettazione e comunque non ha mai svolto attività di progettazione di grandi opere e, in caso di risposta affermativa, in base a quali criteri professionali sia stata prescelta ASV come soggetto idoneo allo svolgimento del servizio e qual è il soggetto che materialmente ha redatto e sottoscritto il progetto.
Attendiamo da Buselli le risposte. Ad oggi, comunque, rispediamo al mittente le affermazioni pronunciate da Moschi nei confronti della nostra Consigliera che, secondo il suo interessatissimo giudizio, solleva solo “cavilli”. Pensiamo invece che sarebbe un gran bene per Volterra se ce ne fossero tanti di Consiglieri così, che non si accontentano di scaldare la sedia per qualche ora al mese, ma pretendono il rispetto delle regole da parte dell'Amministrazione, cercando di far luce su come vengono spesi i soldi pubblici, a chi vengono indirizzati e perché. Va controcorrente, sicuramente, ma a noi piace proprio per questo.

Progetto per Volterra








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