Il 13° punto
all'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 22 novembre ha posto
l'attenzione sulla situazione delle scuole di Saline e Villamagna, grazie ad un
documento presentato da Bernardini (Progetto Originario) e Bettini (Città
Aperta). Il testo, dopo aver richiamato gli avvenimenti del 24 ottobre e i
provvedimenti che hanno disposto la chiusura delle due scuole, puntava
essenzialmente a tre scopi.
Il primo, per
certi versi ovvio ma doveroso, consisteva nel consentire al Consiglio di
esprimere solidarietà e vicinanza ai bambini delle due scuole e alle loro
famiglie, sia per l'interruzione del servizio subita sia per i disagi dovuti
alle soluzioni di emergenza approntate in questa fase per permettere comunque
la ripresa dell'attività scolastica.
Il secondo scopo
a cui il documento puntava, facendone richiesta direttamente al sindaco e
attraverso di lui all'ufficio tecnico, era il definitivo chiarimento
sulle cause che hanno indotto il sindaco alla chiusura improvvisa della scuola
di Villamagna.
Infine, l'ultimo obiettivo era quello di
promuovere, entro tempi certi, “le azioni necessarie a riportare il servizio
della scuola per l'infanzia di Villamagna in locali posti all'interno o in
prossimità della frazione, in modo tale da minimizzare i disagi dovuti ai
prolungati tempi di trasporto sui bambini e sulle loro famiglie”.
Diciamo subito che il documento è stato bocciato
seccamente dalla maggioranza di Buselli e Bassini rigettando a questo modo per
intero tutti i suoi contenuti, perfino quella dichiarazione di solidarietà e
vicinanza del Consiglio ai bambini delle due scuole e alle loro famiglie che
sembrava un atto dovuto. Resta difficile interpretare le motivazioni che hanno
indotto la maggioranza a bocciare l'insieme delle richieste per la scarsità di
motivazioni fornite. L'unica spiegazione
rimasta a verbale a giustificazione del voto contrario dei buselliani è
arrivata dall'assessore all'istruzione, che ha parlato di difficoltà per
l'amministrazione a prendere impegni sui possibili tempi di riattivazione del
servizio asilo a Villamagna, dato il ritardo accumulato nella valutazione di
soluzioni alternative.
Seppure deludente per l'esito del voto la
discussione in aula sulla mozione è stata
interessante. In primo luogo, stabilito che la pioggia del 24 ottobre su
Villamagna ha registrato valori pari circa ad 1/10 di quelli misurati a Saline
di Volterra, non è emersa l'esistenza di una sola certificazione tecnica a
giustificazione della chiusura della scuola della frazione della Val d'Era.
Posto di fronte al dato oggettivo misurato dai pluviometri, il sindaco è
sembrato decisamente imbarazzato, al punto da avventurarsi in spericolate
distinzioni tra “quantità di pioggia caduta” e “violenza della pioggia
battente”.
Altre preoccupanti incertezze sono state palesate
dall'amministrazione in ordine all'esistenza delle perizie tecniche sulla
vulnerabilità sismica e statica degli edifici scolastici. Richiamato da più
parti l'intervento sulla stampa dell'ex dirigente del settore tecnico, ing.
Bianchi, laddove rivela di aver affidato uno specifico incarico (con
determinazione 308/2010) per la verifica della vulnerabilità sismica delle
scuole comunali, sindaco e assessori non hanno saputo fornire alcuna risposta
sull'esistenza di quel lavoro.
Per ultima è stata sollevata la questione
dell'esproprio d'urgenza dei terreni in località L'Ortino, disposto dalla
determina 803/2013 a firma dell'arch. Occhipinti, dove dovrebbe sorgere il futuro asilo nido di Volterra. Il
sindaco non ha saputo illustrare quale sia il nesso tra il futuro asilo nido e
gli eventi calamitosi dell'ottobre scorso, chiamati in causa dall'architetto
del Comune a giustificazione dell'urgenza dell'espropri dei terreni oggi
proprietà di privati cittadini. Da rimarcare il rifiuto ostinato dell'assessore
Moschi, responsabile per le Opere Pubbliche, di prendere la parola davanti al
Consiglio, seppure più volte esortato dalle minoranze a fornire spiegazioni sia
sulla vicenda degli espropri che
sull'effettiva esecuzione delle verifiche per la sicurezza degli edifici
scolastici comunali. Parafrasando Cicerone viene da dire che in certi casi il
silenzio sa essere eloquente.
Progetto Originario