venerdì 14 marzo 2014

Percorso di guerra

Foto 1. Nicchia di distacco presso il bivio di Cerbaiola
Lo scorso fine settimana ho fatto qualche puntata di ricognizione lungo la S.P. 15 (via Pisana) per verificare la gravità delle nuove frane verificatesi lungo il percorso e lo stato di avanzamento dei lavori. Per quanto riguarda quest'ultimo aspetto, è presto detto: praticamente tutto è fermo; le aree attorno le ultime frane sono state transennate, ma per adesso si notano soltanto i segni delle indagini geognostiche eseguite in prossimità dei dissesti. Nessuna traccia dei lavori di ripristino.
La frana più a monte è avvenuta poco dopo il bivio per Cerbaiola ed ha coinvolto parte della corsia di nord, portandosi dietro un tratto del muro a retta su cui si regge l'arteria  (Foto 1). Ovviamente per tornare alla normalità occorrerà restaurare il manufatto, ma a questo punto sarebbe opportuno anche avviare un meticoloso monitoraggio del muro su tutta la sua lunghezza, compresi i lunghi tratti in cui è obliterato dalla vegetazione infestante. 
Pochi metri più sotto, si incontra la seconda frana, questa volta staccatasi dalla cresta che sormonta da sud la strada e precipitata su entrambe le carreggiate occupandole (Foto 2). 
Foto 2. Corpo di frana che ingombra la carreggiata
In questo caso immagino si dovrà procedere alla riprofilatura del versante, magari inserendo opere di ingegneria tradizionale o naturalistica, funzionali al consolidamento del fronte e a una più efficace  regimazione delle acque.  
Lo scoscendimento verificatosi un anno fa all'altezza di Villa Optium per fortuna durante le ultime piogge non è progredito (Foto 3), ma non certo per merito dell'intervento di qualcuno. Praticamente le condizioni della strada in questo punto sono rimaste invariate dall'estate scorsa, quando, ai primi di luglio, segnalai per la prima volta ai giornali la pericolosità di questo dissesto.
Foto 3. Nicchia di distacco presso Villa Optium
Il tratto di versante da cui si era staccata la grossa frana posta nei pressi di Mulino d'Era è stato interessato recentemente da un parziale scoscendimento sul suo fianco orientale. Niente di troppo grave, ma anche qui serve qualche ulteriore intervento.
Infine, Mercoledì ho letto sui quotidiani che anche presso San Cipriano si sarebbe verificato un nuovo dissesto, isolando praticamente l'abitato di Coiano e tutto ciò che si trova a monte della frazione.
A conti fatti, dunque, la situazione è pessima. E' vero che la pioggia caduta in autunno e anche nei mesi successivi è stata molta, ma qui stiamo combattendo ancora con dissesti verificatisi più di un anno fa su un'arteria stradale importante come la SP 15. Non è degno di un paese civile abbandonare qualche transenna, qualche semaforo e vari tratti di una via di comunicazione di questa importanza al doppio senso di circolazione alternata per un anno intero. Dopo gli ultimi eventi, poi, la strada è stata chiusa del tutto, ormai sono alcune settimane, e non si vedono i segni di quelle attività necessarie a riattivarne in breve l'uso. Dunque, sono del tutto ignorati i disagi che questa situazione provoca alla città di Volterra, a molte aziende e più ancora alle persone che abitano lungo o in prossimità della strada.
Domani il presidente della provincia Pieroni verrà finalmente a Volterra per rendersi conto della situazione. Francamente sembra un'iniziativa quasi fuori tempo massimo. Adesso c'è da augurarsi che il presidente non si limiti a fare una breve ricognizione dispensando solidarietà rituale, ma si attivi concretamente per porre riparo urgentemente ad una situazione limite.
Le frane che hanno colpito il centro storico, coinvolgendo il “salotto buono” della nostra città, hanno catalizzato l'attenzione dei media e di conseguenza i politici a tutti i livelli. Ma quelle che da oltre un anno penalizzano una così importante via di comunicazione non sono certamente meno preoccupanti e cariche di conseguenze.


Fabio Bernardini, Progetto Originario




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