Foto 1. Nicchia di distacco presso il bivio di Cerbaiola |
Lo scorso
fine settimana ho fatto qualche puntata di ricognizione lungo la S.P. 15 (via
Pisana) per verificare la gravità delle nuove frane verificatesi lungo il
percorso e lo stato di avanzamento dei lavori. Per quanto riguarda quest'ultimo
aspetto, è presto detto: praticamente tutto è fermo; le aree attorno le ultime
frane sono state transennate, ma per adesso si notano soltanto i segni delle
indagini geognostiche eseguite in prossimità dei dissesti. Nessuna traccia dei
lavori di ripristino.
La frana
più a monte è avvenuta poco dopo il bivio per Cerbaiola ed ha coinvolto parte
della corsia di nord, portandosi dietro un tratto del muro a retta su cui si
regge l'arteria (Foto 1). Ovviamente per
tornare alla normalità occorrerà restaurare il manufatto, ma a questo punto
sarebbe opportuno anche avviare un meticoloso monitoraggio del muro su tutta la
sua lunghezza, compresi i lunghi tratti in cui è obliterato dalla vegetazione
infestante.
Pochi
metri più sotto, si incontra la seconda frana, questa volta staccatasi dalla
cresta che sormonta da sud la strada e precipitata su entrambe le carreggiate
occupandole (Foto 2).
Foto 2. Corpo di frana che ingombra la carreggiata |
In questo caso immagino si dovrà procedere alla
riprofilatura del versante, magari inserendo opere di ingegneria tradizionale o
naturalistica, funzionali al consolidamento del fronte e a una più
efficace regimazione delle acque.
Lo
scoscendimento verificatosi un anno fa all'altezza di Villa Optium per fortuna
durante le ultime piogge non è progredito (Foto 3), ma non certo per merito
dell'intervento di qualcuno. Praticamente le condizioni della strada in questo
punto sono rimaste invariate dall'estate scorsa, quando, ai primi di luglio,
segnalai per la prima volta ai giornali la pericolosità di questo dissesto.
Foto 3. Nicchia di distacco presso Villa Optium |
Il tratto
di versante da cui si era staccata la grossa frana posta nei pressi di Mulino
d'Era è stato interessato recentemente da un parziale scoscendimento sul suo
fianco orientale. Niente di troppo grave, ma anche qui serve qualche ulteriore intervento.
Infine,
Mercoledì ho letto sui quotidiani che anche presso San Cipriano si sarebbe verificato
un nuovo dissesto, isolando praticamente l'abitato di Coiano e tutto ciò che
si trova a monte della frazione.
A conti
fatti, dunque, la situazione è pessima. E' vero che la pioggia caduta in
autunno e anche nei mesi successivi è stata molta, ma qui stiamo combattendo
ancora con dissesti verificatisi più di un anno fa su un'arteria stradale
importante come la SP 15. Non è degno di un paese civile abbandonare qualche
transenna, qualche semaforo e vari tratti di una via di comunicazione di questa
importanza al doppio senso di circolazione alternata per un anno intero. Dopo
gli ultimi eventi, poi, la strada è stata chiusa del tutto, ormai sono alcune
settimane, e non si vedono i segni di quelle attività necessarie a riattivarne
in breve l'uso. Dunque, sono del tutto ignorati i disagi che questa situazione
provoca alla città di Volterra, a molte aziende e più ancora alle persone che
abitano lungo o in prossimità della strada.
Domani il
presidente della provincia Pieroni verrà finalmente a Volterra per rendersi
conto della situazione. Francamente sembra un'iniziativa quasi fuori tempo
massimo. Adesso c'è da augurarsi che il presidente non si limiti a fare una
breve ricognizione dispensando solidarietà rituale, ma si attivi concretamente
per porre riparo urgentemente ad una situazione limite.
Le frane
che hanno colpito il centro storico, coinvolgendo il “salotto buono” della
nostra città, hanno catalizzato l'attenzione dei media e di conseguenza i
politici a tutti i livelli. Ma quelle che da oltre un anno penalizzano una così
importante via di comunicazione non sono certamente meno preoccupanti e cariche
di conseguenze.
Fabio Bernardini, Progetto
Originario
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