L'andamento dell'aliquota Irpef nel Comune di Volterra in 6 anni |
L’utilizzo
dissennato delle risorse pubbliche, gli sprechi e i tagli del governo
Renzi ai comuni hanno presentato il loro prevedibile conto.
L’amministrazione Buselli, non sapendo più come chiudere il
bilancio e avendo evitato per 5 anni qualsiasi misura di taglio agli
sprechi, ha deciso di percorrere la solita, vecchia strada: l’aumento
a dismisura delle tasse e delle tariffe.
Per
l’anno 2015 è stato, dunque, deciso l’aumento fino al 178%
dell’addizionale Irpef (per un gettito complessivo che passerà dai
480.000 euro del 2014 a 1.150.00 euro di quest'anno), l’aumento del
9% della Tassa sui rifiuti ed il raddoppio delle tariffe dei
parcheggi cittadini, ponendo inoltre a pagamento aree di sosta fino a
questo momento libere e a disposizione dei residenti (Gioconovo).
Qualcuno
ricorderà che la discussione sull’allegra gestione delle risorse
comunali e sugli sprechi fu il tema ricorrente della nostra lista in
campagna elettorale, pur se abbastanza snobbata dalla maggioranza
dell'opinione pubblica, attratta dalle promesse mirabolanti di
improbabili investimenti in faraoniche opere pubbliche che avrebbero
dato “lustro e slancio“ alla nostra nobile città. Ora, però, i
nodi sono venuti al pettine. Gli investimenti non si possono fare,
mentre è “indispensabile” aumentare le tasse per coprire i costi
ordinari di gestione della macchina comunale.
Un'amministrazione
mediocre, di fronte a queste situazioni, percorre tradizionalmente
due vie: l’aumento delle tasse oppure il taglio dei servizi.
Volterra non ha fatto eccezione.
Eppure
ci sarebbe una terza via, quella che proponemmo in campagna
elettorale: abbattere progressivamente la spesa corrente e fuori
controllo del Comune (12 milioni di euro su un totale di 15),
investendo in maniera massiccia in opere che restituiscano risparmi
duraturi e stabili come la riqualificazione energetica degli edifici
pubblici o la raccolta differenziata, interventi finanziabili con i
fondi europei sulle Smart City (le c.d. Città Intelligenti)
disponibili fino al 2019. Ci credette l'undici per cento della
popolazione, mentre la restante parte fece spallucce. Evidentemente
molti dispongono di abbondanti risorse per finanziare questi e i
prossimi inevitabili aumenti delle tasse locali.
Noi
continuiamo a credere che sarebbe il caso di abbandonare la strada
percorsa da almeno 15 anni ad oggi, che umilia i servizi pubblici e
aggrava la difficoltà delle famiglie meno abbienti per ricercare
soluzioni finalmente razionali ed intelligenti. Certo, occorrerebbe
fare a meno dei ripetuti slogan infantili che promettono la luna ai
polli, per passare ad un approccio decisamente più serio
nell’affrontare i problemi ormai cronici della nostra cittadina.
Progetto
per Volterra
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