Domenica scorsa a
Livorno vi è stata un’iniziativa di una rete di liste di sinistra “Buongiorno
Toscana” in cui sono stati trattati vari temi e tra questi il futuro incerto
della sanità in Toscana. Riportiamo alcuni brani significativi dell’intervento effettuato
dal palco dal Prof. Gavino Maciocco, medico e presidente dell'Associazione
SaluteInternazionale, sulla proposta di riforma sanitaria del presidente Rossi,
che sarà portata in Consiglio Regionale tra poche settimane. Una proposta
definita “radicale, che ferisce
mortalmente il servizio pubblico sanitario toscano e spalanca le porte al
privato e alle associazioni private”. Nel silenzio della stampa, tiene a
precisare Maciocco, la legge di
stabilità di Renzi ha già tagliato per il 2015 ben 4 miliardi di euro alle
Regioni. Di fronte ai tagli il governatore Rossi è stato fra i pochissimi che
non ha protestato, ma ha risposto aumentando i tickets ospedalieri e proponendo
una ulteriore fusione delle ASL. In
verità, spiega Maciocco, “il risparmio
atteso quantificato complessivamente dai 250-350 milioni di euro nel 2015, sarà
ottenuto attraverso drastici tagli al personale (1500 esuberi), il
demansionamento dei professionisti e trasformando molti posti da infermieri in OSS,
aprendo scenari preoccupanti per la qualità dei servizi e per i malati. Tutte
queste notizie sono scivolate senza trovare alcun livello di opposizione da
parte di un'opinione pubblica sempre più inerte, tanto più di fronte a discorsi
spesso tecnici, non sempre semplici per chi non lavora nel settore”. Uno
dei trucchi messo in atto di proposito in questi anni dalle politiche sanitarie
non solo toscane è stato quello di istituire altissimi i tickets e favorire
liste di attesa lunghissime per dirottare “spontaneamente” le persone verso il
privato, che non ha liste di attesa e applica, paradossalmente, costi inferiori
rispetto ai tickets. Questo sta allontanando fette crescenti di popolazione dal
servizio sanitario nazionale e sta creando le condizioni affinché ad un certo
momento si dirà che non ha più senso pagare le tasse per un servizio pubblico
che non funziona e non risponde ai bisogni dei malati, per poi orientare il
servizio sanitario verso un sistema che includa sempre più le assicurazioni
private e i loro introiti. Maciocco ha criticato chi sostiene che le persone a
medio ed alto reddito debbano pagare i servizi sanitari, perché in realtà è il
cavallo di Troia per creare un doppio canale tra servizio sanitario pubblico e
quello privato delle assicurazioni, favorendo in definitiva un più veloce
traghettamento verso il sistema privatistico.
Maciocco ha parlato poi
della sua idea di sanità, dopo molti anni di attività sul campo, fondata in
primo luogo sul valore dell'austerità e sulla questione morale, come due facce
di una stessa medaglia. Fa notare che oramai poco si parla di prevenzione che
in ambito sanitario non può che essere la lotta alla povertà. “La povertà è la principale causa della
malattia. Si muore molto di più di infarto, di malattie respiratorie e di
diabete quando si è poveri, e la lotta alla povertà dovrebbe essere la cifra di
qualsiasi partito di sinistra che si rispetti. Ma la prevenzione vuol dire
anche la lotta alle grandi multinazionali del cibo, delle bevande gassate e
dell'alcool, perché l’epidemia di malattie croniche come l’obesità, ha lì la
sua radice”. La sanità dovrebbe
essere austera anche nel senso che dovrebbe avere al centro la persona con i
suoi bisogni sanitari ma anche sociali, perché sono intrinsecamente connessi. Richiama
l’austerità anche nel senso di appropriatezza, citando l’abuso di esami, di
farmaci e di diagnosi inutili che dissipano risorse senza curare. Infine
richiama ad una austerità come questione morale non nascondendo che “in
sanità è ben presente il conflitto di interesse, la corruzione ed il
comparaggio”.
Non possiamo che
accogliere il suo invito a contribuire a diffondere questi temi e a sviluppare
una proposta di riforma sanitaria che parta da questi assunti. Per chi fosse
interessato la prossima iniziativa sul tema sarà: “Sbilancio Sanità- La
controriforma toscana: tagli alle risorse vs diritto alla salute”, prevista a
Firenze sabato 7 marzo, presso l’Auditorium del Consiglio Regionale Toscano.
Progetto per Volterra
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