sabato 7 marzo 2015

Quando i conti non quadrano...



Si avvicina il momento dell'approvazione del bilancio di previsione comunale 2015 e proprio in questi giorni si leggono a più riprese dichiarazioni sulla stampa e nei social network da parte dell’Amministrazione Buselli che parlano di un prossimo “bilancio lacrime e sangue”. Un’espressione che con tutta probabilità preannuncia un significativo aumento della pressione fiscale e/o il taglio di servizi. Chi ha seguito gli interventi di Progetto per Volterra negli ultimi due anni non si stupirà, visto che abbiamo più volte messo in guardia i cittadini sulla situazione dei conti pubblici nel nostro Comune, quando gli altri dicevano che tutto andava a gonfie vele.
Ma torniamo alla recenti dichiarazioni diramate dai rappresentanti della Giunta in carica. Nell'individuare le cause della difficoltà a far quadrare i conti, la maggioranza fa riferimento da un lato ai tagli del governo e dall’altro agli eventi calamitosi del 2014 che avrebbero determinato il prosciugamento delle casse comunali. Un modo per sottolineare che l’Amministrazione Comunale è incolpevole, estranea rispetto ad una situazione grave provocata da altri o colpa del caso. Il solito scaricabarile insomma, ma ovviamente non è così. E’ vero che il governo centrale ha diminuito sistematicamente ogni anno i trasferimenti agli enti locali. Ma è anche vero che il Comune di Volterra ci ha messo decisamente del suo quando si tratta di dissipare risorse al vento. Uno degli esempi più eclatanti, qualche accorto lettore lo ricorderà, è l’errata previsione delle entrate della Mostra Rosso Vivo che a novembre 2014, a soli 7 mesi dall’apertura, registrava un meno 210.000,00 euro. Un’errata previsione non certo sorprendente, dato che fu annunciata dal funzionario del Comune che mise in guardia la Giunta per tempo redigendo un parere tecnico negativo sull’operazione, ben prima dell'apertura della mostra. Ma la campagna elettorale era oramai avviata e il Sindaco non poteva rinunciare ad un evento celebrativo così importante, che avrebbe avuto (ed ebbe) tanta eco sui giornali.Un’altra balla spaziale è quella che chiama in causa il crollo delle mura, che c’entra davvero poco con le attuali difficoltà finanziarie. E’ un dato oggettivo, infatti, che i soldi per il loro ripristino sono stati messi a disposizione dalla Regione, insieme ad una cessione del suo patto di stabilità che ci ha consentito di avere mano libera nel dare avvio ai lavori. E’ una precisa responsabilità del Comune di Volterra se ancora questi soldi non sono arrivati. Nessun ente paga un altro se quest’ultimo non effettua una rendicontazione su come ha speso le risorse; figuriamoci quando si procede senza gara in regime di somma urgenza; quello che spesso ha fornito l’alibi all’amministrazione pubblica italiana in tutte le sue articolazioni per dilapidare vere fortune di soldi pubblici. Nel nostro caso il Comune ha rendicontato con estrema difficoltà, con mesi e mesi di ritardo, in maniera incompleta e dopo molteplici solleciti della Regione. Non basta dunque liquidare la questione, come Buselli ha cercato di fare in più occasioni, dicendo che è stato un evento straordinario e dunque i ritardi sono “fisiologici”. L’evento è stato sì straordinario, ma lo sono state anche le somme garantite al nostro Comune dagli enti sovra-ordinati, le competenze che ci hanno messo a disposizione le Università e gli incarichi conferiti a professionisti esterni che hanno dato supporto agli uffici. Qualche volta nel rappresentare situazioni di difficoltà e nel chiedere ai cittadini nuovi sacrifici (tra i tanti che stanno affrontando oramai da anni) gli amministratori dovrebbero trovare quel minimo di correttezza per non riproporre il disco stantio dello scaricabarile, costante colonna sonora della cattiva politica del Paese.
                                                                                                                           Progetto per Volterra



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