Per una città turistica
come Volterra il week end di Pasqua è sempre il banco di prova di inizio
stagione. Anche quest’anno, per fortuna, l'affluenza di visitatori è stata cospicua,
ma ancora una volta è risultata evidente la carenza di soluzioni per il
parcheggio di auto e camper, con un vero e proprio assedio a ogni piccolo
spazio disponibile, compresi marciapiedi e aree verdi. L’Amministrazione
Buselli ha più volte sbandierato di aver creato decine di nuovi posti-auto e
nuove aree camper, soprattutto a spese della larghezza della carreggiata di
Viale dei Filosofi. Tralasciando le esagerazioni, anche ammesso che sia vero,
al netto dei posti auto eliminati, i parcheggi continuano essere pochi, mal
distribuiti e sforniti di qualsivoglia servizio (bus navetta, aree di
accoglienza, bagni pubblici, ect.), con conseguente pessima pubblicità per la
città. Alcune aree si presentano, poi, in vero e proprio stato di abbandono,
come Docciola, dove i soliti profondi solchi attraversano da parte a parte il
piazzale o l'area della Stazione, con i suoi ruderi fatiscenti che danno il
benvenuto ai turisti alludendo, forse, alla caducità delle cose terrene. Le
recenti decisioni sul tema parcheggi assunte da Buselli si limitano ad
aggravare i costi, premuti dall'urgenza di fare cassa subito. Ecco, quindi, che
le poche aree libere divengono a pagamento (Gioconovo), mentre quelle già
munite di strisce blu vedono aumentare a dismisura il costo del ticket. Ad
esempio, l’area dei Macelli subisce il raddoppio del costo orario, che passa da
1 a 2 euro. Tutte le altre aree a pagamento passano da 1,50 all'ora a 2 euro,
senza distinzioni tra aree più vicine o più lontane dal centro. Menzione a
parte merita l’area della Stazione che continua a rimanere nelle pessime
condizioni di sempre, ma subisce il raddoppio secco delle tariffe giornaliere:
per le auto il costo passa da 4 a 8 euro per la mezza giornata, da 6 a 12 euro
la giornata intera. Va leggermente meglio alla sosta dei bus che aumenta del
25% secco. L’area di Vallebona si conferma destinata ai residenti, però,
l’apposizione della sbarra diviene il pretesto per giustificare il primo
aumento del contrassegno, non ancora quantificato ma probabilmente oscillante
tra i 10 e i 20 euro annui. Quando si pretendono tariffe elevate come quelle in
vigore dal prossimo 1 maggio, si dovrebbero almeno garantire aree ben curate e
un minimo di servizio di accoglienza (cartellonistica, area di ristoro, navette
ect.), ma temiamo che ci dovremo accontentare delle poche toppe di asfalto
messe giù qua e là alla meno peggio nei mesi scorsi.In prospettiva, se diamo
un’occhiata al piano degli investimenti comunali del prossimo triennio,
troviamo il vuoto totale riguardo la realizzazione di aree nuove o anche la
semplice sistemazione delle aree di sosta esistenti. Si continua a sperare che
un privato realizzi, magari tramite project financing, un mega-parcheggio
nell'area di Docciola e/o uno vicino a Porta Marcoli, progetto quest’ultimo che
peraltro si è meritato un secco parere negativo da parte del genio civile per
la pericolosità dell'opera. Nell'attesa non si vede alcuno sforzo per ricercare
ulteriori soluzioni, anche semplici, a breve termine. Eppure sono più volte
state suggerite soluzioni facili da realizzare in aree strategiche (come un
parcheggio a raso poco impattante nell'area sopra la Coop o all'incrocio tra
Viale dei Filosofi e la SR68) e molte altre se ne potrebbero studiare. Del
resto è paradossale che l’amministrazione di una città turistica aumenti così
tanto le tariffe dei parcheggi solo per garantirsi un forte gettito (520.000
euro previste contro le 300.000 del 2014), senza preoccuparsi di investire su
un'infrastruttura primaria che rappresenta il primo biglietto da visita della
città.
Progetto per Volterra
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