Tra
i numerosi pagamenti che già bussano alle nostre porte, ci attende
anche il tributo sui rifiuti (la Tari) la cui prima rata andrà a
scadere il prossimo 16 ottobre. Manco a dirlo la tassa per i
cittadini volterrani aumenterà rispetto all’anno precedente:
precisamente di 200.000,00 euro complessivamente, con un aggravio
circa dell’undici percento.
Gli
aumenti sistematici della pressione fiscale comunale, di norma e non
sempre a torto, vengono giustificati adducendo nuove regole
provenienti dal governo o errori imputabili alle amministrazioni
precedenti. Tuttavia, nel caso della Tari si può tranquillamente
affermare che è forte la corresponsabilità dell'attuale
amministrazione comunale che da anni ignora le buone pratiche oramai
diffusissime in materia di gestione dei rifiuti e continua
imperterrita a non investire nel servizio in maniera oculata.
Soprattutto sono mancati gli investimenti necessari a rendere il
servizio più efficiente e dunque meno oneroso per i cittadini.
Un
esempio eclatante è la mancanza di investimenti nella raccolta
differenziata, crollata nel 2013 al 26%, contro un dato del
precedente anno pari al 33%, che già ci era costato una salatissima
addizionale regionale.
Eppure
basta verificare come agiscono i comuni virtuosi per apprendere che
differenziando la carta oppure il vetro, il costo del servizio di
smaltimento è totalmente ammortizzato dal ricavo che viene dallo
smercio del “rifiuto”, che in questi casi diventa materiale
riciclabile con un proprio valore di mercato. Come è facile
constatare che differenziando l’umido, il costo di smaltimento è
inferiore a quello del rifiuto indifferenziato permettendo al Comune
di risparmiare dei bei soldi nella gestione quotidiana.
Nel
corso dell’ultimo Consiglio Comunale il Sindaco ha sostenuto di non
avere in merito alcuna responsabilità (quando mai…), perché ha
ereditato una situazione difficile dalle amministrazioni precedenti.
E' vero che ha trovato una gestione lacunosa della discarica di
Buriano e grosse carenze nella stazione ecologica, ma il sindaco
dimentica due circostanze. La prima è che è al governo ormai da 5
anni, un periodo abbastanza lungo per sistemare molte cose. La
seconda è che su aspetti molto importanti della gestione rifiuti non
solo non stiamo migliorando ma stiamo addirittura regredendo,
nonostante questo provochi costi maggiori che appesantiscono le
bollette degli utenti. Proprio perché c'è stata un'inerzia
lunghissima anche nel passato, non si può continuare a dormire sugli
allori, perché presto dovremo affrontare altre emergenze. Come
l’imminente saturazione della discarica di Buriano e il pagamento
dei gravosi costi post mortem della stessa.
Progetto
per Volterra
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