Il
problema dei parcheggi è molto sentito a Volterra e le proposte per
risolverlo si sprecano. Si va da grandi parcheggi da 600 posti
appoggiati alle mura medioevali a parcheggi sotterranei di due piani
in luoghi impossibili come P.zzale Boscaglia (davanti al Tourist
Market). Oltre ad avere costi proibitivi e un impatto notevole sulla
città queste soluzioni prevedono anche lunghi tempi di
realizzazione. La soluzione più semplice ed economica sarebbe invece
quella di mettere mano agli attuali parcheggi cercando, oltre ad una
risistemazione strutturale, una più accurata razionalizzazione degli
spazi, un migliore collegamento con il centro senza trascurare le
aree periferiche ma pregiate con corse di bus navetta, che permettano
di sfruttare, almeno nel periodo turistico, anche parcheggi distanti
dal centro come quello dei Cappuccini.
Il
piazzale di Docciola potrebbe con pochissimi interventi garantire
maggiore capienza e migliore accoglienza per i visitatori.
Innanzitutto sarebbe indispensabile una sistemazione delle fosse e
degli scarichi (alcuni “intasati” da anni) e il livellamento
della parte bassa, quella opposta rispetto alla porta. Andrebbero,
inoltre, delineati i posti auto per meglio sfruttare tutto lo spazio
disponibile. Indispensabile, infine, la realizzazione di servizi
igienici pubblici e di punti di sosta con panchine per un breve relax
dopo il viaggio. Lo stesso discorso si può applicare al parcheggio
delle Balze, che versa nelle medesime condizioni. Mentre la
destinazione del parcheggio di Vallebona andrebbe probabilmente
ripensata, tenendo conto delle esigenze di tutti.
Per
la realizzazione di nuovi posti auto, considerate anche le limitate
disponibilità del Comune, sarebbe sufficiente lavorare alla
realizzazione di parcheggi a raso in alcuni punti intorno alla città,
di modesto impatto ambientale e ben integrati con il paesaggio. Un
luogo con queste caratteristiche, per esempio, è l’innesto tra la
SR 68 e Viale dei Fiolosofi: un’area riparata, non distante dal
centro, dove un parcheggio a raso e a gradoni risulta facilmente
realizzabile.
Le
cose semplici sono magari le meno visibili, quelle che fanno meno
notizia, ma hanno il vantaggio di rispondere in tempi certi e con
minor spesa a problemi annosi. Rendere “smart” (intelligente) una
città vuol dire anche rinunciare alla visibilità e al clamore, in
cerca di soluzioni concrete che rendano la città più efficiente.
Dopo lustri d’inerzia, sicuramente noi di Progetto per Volterra
sentiamo che questo è il principale obiettivo dei prossimi anni.
Andrea
Pucci, Progetto per Volterra- Sonia Guarneri Sindaco
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