sabato 10 maggio 2014

I signori degli anelli

Quando noi di Progetto per Volterra abbiamo cominciato a lavorare al programma, siamo andati a riprendere le proposte fatte in cinque anni in consiglio comunale, che per fortuna abbiamo ritagliato sulle reali capacità economiche del comune di Volterra. Poi abbiamo elaborato proposte nuove ma sempre coerenti con le capacità di spesa del comune. Ma non tutti guardano a queste quisquilie.
Leggendo i programmi elettorali di Paterni e di Buselli si scoprono numerosi punti di contatto e soprattutto qualcosa di fondamentale che li accomuna: l’impostazione, tutta protesa verso progetti grandiosi ma evanescenti.
Volterra Futura, per esempio, riprende pari pari l’idea del polo museale del “Grande Guarnacci” da trasferire al conservatorio di San Pietro. Un progetto che aveva già lanciato in campagna elettorale Gabellieri, poi Bartaloni, poi Rosa Dello Sbarba e ora, figuriamoci!, anche Paterni. Peccato che non sia mai decollato per il trascurabile problema dei costi, che nel 2009 erano stimati in 12 milioni di euro. Per un comune come quello di Volterra con una capacità d’investimento annua di 800mila euro significherebbe 15 anni ininterrotti di lavori senza poter far altro, nemmeno sostituire un lampione o riparare una buca. Il tutto in astratto naturalmente, perché in pratica un progetto così costoso è completamente fuori dalla portata del comune. Ma il programma di Volterra Futura non bada alle sottigliezze del bilancio e si lancia in tanti altri arrembanti, grandiosi propositi come la rinaturalizzazione del Santa Marta a Saline, tombato disgraziatamente tanti anni fa dalle amministrazioni guidate dal partito di Paterni. Un progetto condivisibilissimo, ma costosetto, che forse il Comune di Volterra potrebbe realizzare in 10-15 anni. Sempreché si rinunci al progetto del grande Guarnacci, s’intende, perché l’uno escluderebbe l’altro.
Veniamo al programma di Buselli, spalmato su 15 punti altrettanto grandiosi. Puntualmente si ricomincia dagli stessi obiettivi del 2009, perché sono ancora tutti da realizzare: il grande ospedale con la rianimazione non c’è, la SR 68 nemmeno, il grande polo industriale manca, l’Unesco non è ancora arrivata… A questi progetti, dato che non si è stati capaci di portarne in fondo uno, ovviamente Buselli ne ha aggiunti altri 10. Tanto per non annoiarsi troppo ripetendo sempre e soltanto le stesse cose.
Le idee insomma non mancano a questi candidati, e la fantasia nemmeno. Mancano solo i soldi, ma questo è un particolare insignificante per chi ha così tanta immaginazione.
Insomma, sono programmi fantastici, da leggersi come un romanzo rosa, patinato e leggero. Un suggerimento. Ai fascicoli dei programmi elettorali sarebbe il caso di aggiungere anche un gadget per l’elettore. Magari un anello, anche piccolo. Da applicare al naso di tutti quelli che si fanno ancora abbindolare dai miraggi.

Progetto per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco





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