Per
troppi anni Volterra è rimasta fuori dai giochi per quel che
riguarda il reperimento di fondi: è mancata la progettualità
necessaria a dare una possibilità alla città di ricevere soldi che
altri comuni vicini hanno, invece, ottenuto. San Gimignano, Peccioli,
San Miniato presentando per tempo progetti mirati hanno avuto ingenti
finanziamenti da investire per i loro cittadini. Volterra negli
ultimi anni è riuscita ad ottenere solamente 340.000€ di fondi per
la realizzazione dell’asilo nido che, detto per inciso, il
programma elettorale del candidato Paterni prevede di non realizzare,
rimandando al mittente anche quelli. Volterra nei prossimi anni deve
lavorare di più in progettazione, proponendo soluzioni credibili e
realizzabili, in grado di essere prese in considerazione da chi eroga
i finanziamenti. Progetto per Volterra, la lista che presenta Sonia
Guarneri come candidata a sindaco propone, tra i punti forti del
proprio programma, la predisposizione all’interno del Comune, di
una figura che, a tempo pieno, si occupi di reperire fondi e che
sappia imbastire i bandi in grado di competere con altre realtà
europee. L’Europa ha deciso di investire, in 7 anni, 367 milioni di
euro in bandi per la realizzazione delle Smart City, ossia per le
città intelligenti, che mettano al centro delle loro politiche le
fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, i supporti alle
categorie socialmente deboli, la messa a punto di nuove tecnologie da
applicare alla gestione della città. I fondi europei stanziati
arrivano alla bella cifra di 900 milioni di euro, se i progetti
proposti riguardano gli investimenti territoriali integrati (ITI).
Questo per Volterra significa poter vincere bandi europei davvero
importanti se saprà mettere a punto sinergie con gli altri comuni,
almeno dell'Alta Val di Cecina, ma potrà spingersi anche oltre. Per
la comunità europea, infatti, gli ITI possono essere proposti da
territori anche non limitrofi: un esempio potrebbe essere predisporre
strategie comuni con città storiche come Siena, San Gimignano e
Assisi, che presentano centri storici assimilabili al nostro, con
economie dedicate al turismo e aree rurali ricche di agriturismi,
spesso da riqualificare dal punto di vista energetico. Aprire la
mente ad un nuovo modo di progettare è necessario, se si vuole che
Volterra esca dall’isolamento e riprenda ad essere una realtà
economicamente attiva come lo è stata in passato.
Irene
Nesi – Lista Progetto per Volterra
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