sabato 10 maggio 2014

Ancora minestre riscaldate


Quando cinque anni fa arrivò lo scossone di Uniti per Volterra, in molti pensarono che da questa sconfitta sarebbe uscito un nuovo centrosinistra, ripulito dalle scorie di sessant’anni di gestione del potere andata progressivamente infiacchendosi. Non tanto un largo ai giovani indiscriminato, ma un ritorno ai valori fondanti, alla purezza originale, a quell’età dell’oro che ci piace immaginare fosse l’Italia del dopoguerra nata dai valori della Resistenza.
I cittadini confidavano nella rinascita di una sinistra vera, rinnovata, pulita, “di sinistra”. Niente più familismo, niente più soliti noti, niente affari sotto banco, ma competenza, qualità e idee. Non solo volti nuovi, ma un nuovo (o anche antico) modo di fare politica, in cui le persone valgono per propri meriti e non per la tessera che hanno in tasca o per quanto riescono a compiacere chi sta più in alto. Ma non è stato così, un partito così fatto non c'era e non c'è più, e poco dopo arrivò la prima risposta con un messaggio chiaro e inequivocabile: gli sconfitti vennero emarginati, ma (inspiegabilmente?) premiati con comode sistemazioni anche ad alti livelli...
Poi per cinque anni hanno sonnecchiato, come se non fosse successo nulla, scaldandosi al focolare dei giochetti di potere, nella speranza di un futuro migliore nel segno della tessera; mai su i programmi e sulle idee, ma sempre sulle poltrone.
E così invece di aprirsi si sono ancora più chiusi in se stessi, mai coinvolgendo i cittadini nelle scelte. Chiaro esempio è stato la ritirata strategica dalle primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco, un sindaco che doveva comunque essere il vecchio arnese di bottega da loro già stabilito a tavolino.
Troppo facile sperare che il demerito e le colpe della giunta in scadenza, o che promesse più o meno velate di ricompense, siano sufficienti a riprendere quei voti che cinque anni fa presero il largo. Pensano veramente che Volterra voglia tornare a questa scialba “restaurazione”, a questa ennesima minestra riscaldata?
Il nostro messaggio originario di cinque anni fa è oggi ancor più valido e attuale, portato avanti da Sonia Guarneri, una donna di grande valore, ricca di sensibilità ed esperienza. Siamo un gruppo di persone oneste e serie, non legate a partiti o imprenditori e senza interessi reconditi.
Molti di noi sono stati fra i primi fondatori della vecchia lista civica. Altre valide persone si sono aggiunte nel tempo fino ad oggi, insieme ai quattro consiglieri che non esitarono a lasciare i loro incarichi quando la giunta palesò la sua deriva di destra. Insieme abbiamo dato vita a “Progetto per Volterra”. Una proposta di autentica novità, in una sicura prospettiva democratica: l'unica alternativa per i concittadini che vogliono effettuare una vera libera scelta, fuori da quei vecchi schemi ormai tristemente sperimentati.



Luigi Buselli . Progetto per Volterra

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