sabato 12 aprile 2014

Verso un comune a bassa pressione fiscale



Gli ultimi anni hanno visto scelte di politica nazionale dirette alla feroce riduzione dei trasferimenti economici ai comuni, accompagnata dalla possibilità di rifarsi, per questi ultimi, introducendo nuove voci fiscali e inasprendo le aliquote di quelle già esistenti per coprire i costi della elefantiaca macchina amministrativa e dei servizi.
E' circa del 38,5% la quota degli esborsi dei contribuenti costituita dai tributi comunali. Tra i quali troviamo l’addizionale comunale Irpef, la tariffa per l’asporto dei rifiuti, l’lci (ora Imu), fino alla tassa nuova di zecca per i cosiddetti “servizi indivisibili” (Tasi), che in sostanza andrà a sostituire l’introito proveniente dall’abolita Imu sulla prima casa.
In tutti quei comuni che mai hanno investito in efficienza, la politica nazionale degli ultimi governi si è tradotta nella necessità assoluta di incrementare fortemente la pressione fiscale, con l'innalzamento delle aliquote e l'inasprimento delle tariffe locali.
Il Comune di Volterra rientra senz’altro nel novero dei comuni meno virtuosi. Dal 2009 ad oggi si è assistito ad un aumento delle aliquote massime Irpef (dallo 0,20% sino allo 0,80%), all’aumento del costo pro-capite del servizio rifiuti, a cui si è sommata dal 2012 l’Imu. Per quest'ultima il Comune di Volterra scelse di applicare per le prime case un’aliquota superiore a quella base imposta dallo stato (dal 4 per mille al 5 per mille), con ulteriore aggravio della pressione fiscale sui cittadini residenti. Per il 2014 avremo le due nuove tasse: la Tasi da una parte e la nuova Tari per i rifiuti che andrà a sostituire la vecchia Tares. Riguardo alla Tari, non è ancora stato ancora predisposto il regolamento di attuazione, ma sappiamo già che per i volterrani sarà più pesante rispetto alla vecchia Tares, dato che nelle previsioni di bilancio il comune calcola di incassare per questa voce 2 milioni di euro contro l'1,8 dell’anno precedente. E 200 mila euro in più non sono noccioline, circa 50€ in media a famiglia.
Le ultime decisioni dell’amministrazione riguardo alla Tasi vanno nella medesima direzione. L’amministrazione non è stata capace di introdurre detrazioni significative, limitandosi a prevederle solo per gli immobili con rendita catastale sotto le 500 e per le famiglie con almeno 3 figli a carico (appena 61 famiglie in tutto il comune). Insomma scontiamo una politica tributaria costretta ad andare al traino delle emergenze e mai frutto di una programmazione seria. Una programmazione che, a quanto ci è dato vedere, è sempre mancata alle amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del comune di Volterra. Tuttavia dopo 5 anni di studio ravvicinato di queste problematiche, oggi siamo in grado di dire che una programmazione delle azioni di governo che vada verso l’efficienza e l’abbattimento di costi, è possibile. Basta volerlo. Ricorrendo a competenze adeguate, nel doveroso sforzo di ridurre i numerosi sprechi ancora presenti nell'amministrazione comunale.
Invece di tagliare nastri e nastrini nell'inaugurazione di opere di puro arredo, per il solo gusto di postare una foto su facebook, ci vuole il coraggio di fare investimenti in opere e progetti magari meno adatti alle cerimonie, ma capaci di abbattere la spesa corrente. Interventi per accrescere l'efficienza energetica o volti ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata, per esempio, consentirebbero di alleggerire la pressione fiscale sui cittadini, rendendo al tempo stesso i nostri servizi più moderni e funzionali. In molte realtà scelte simili sono già state intraprese con successo da diversi anni, promuovendo strategie complessive in cui sono premiati coloro che adottano condotte virtuose e capaci nel tempo di creare qualche posto di lavoro in più. 
Politiche di programmazione intelligenti, accompagnate da una gestione interna dei servizi e da una costante lotta all’evasione dei tributi locali, sarebbero in grado di impedire ulteriori aumenti tariffari e traghettare la città verso una gestione sostenibile dei servizi, dotandola di una struttura più agile e funzionale.
Dalle file dei banchi della minoranza abbiamo provato varie volte a proporre iniziative operative che andassero in questa direzione. Ricordiamo, tra le tante, la proposta di collocare pannelli solari sulla piscina comunale che avrebbe portato ad un abbattimento dei costi netti per spese di acqua calda pari a 35.000 € l’anno; oppure la scelta di investire per l’efficientamento energetico degli edifici comunali. La risposta di Buselli? Un secco no. Evidentemente gli è più congeniale la rapida via dell’aumento delle tasse.
Progetto per Volterra – Progetto Originario


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