sabato 8 marzo 2014

Un venticello

Sarebbe tutto molto più semplice se le forze politiche avessero il coraggio delle proprie scelte, ma ovviamente così non è, semplicemente perché spesso non conviene. Non conviene affermare pubblicamente che le segreterie dei partiti non vogliono far scegliere agli elettori i singoli candidati attraverso le preferenze, perché questa è una decisione impopolare. Ma al di là dell'ipocrisia, tutti sappiamo come stanno le cose perché togliendo la possibilità di scegliere a chi vota, le segreterie dei partiti mantengono in esclusiva il potere di decidere chi mandare in Parlamento. A livello locale, e non solo qui a Volterra, può accadere la stessa cosa nella scelta del candidato sindaco. Se scelgono gli elettori attraverso le primarie, viene messo in discussione il potere decisionale delle segreterie di partito. E in molti casi quest'ultime non sanno accettare un tale ridimensionamento del proprio ruolo. Anche a livello locale è difficile che una segreteria ammetta davanti agli elettori che è stata negata loro la possibilità di esprimersi per l'unica ragione ovvia: quella di mantenere ai vertici del partito in esclusiva il potere di decidere.
La segreteria del PD volterrano, pochi giorni fa, ha scelto di non sottoporre il proprio candidato alla prova delle primarie di coalizione. Di conseguenza noi di Progetto Originario, in quanto parte in causa, abbiamo segnalato l'episodio ai giornali attraverso un nostro comunicato. Subito ci siamo sentiti rinfacciare da più parti la nostra uscita sui giornali; ma che altro potevamo fare? Le persone dovranno pure essere informate e, malgrado tutto, il sistema più sano restano gli organi d'informazione ufficiali, perché parlando attraverso un comunicato scritto ci assumiamo, anche penalmente, la responsabilità dei fatti narrati e la veridicità della nostra versione.
In un Comune di 11 mila anime, in simili casi le alternative possibili sono tre: non informare, informare attraverso la stampa e i network, usare il passaparola. Quest'ultimo mezzo non va sottovalutato, anzi resta uno strumento molto comune ed efficace, specialmente per chi può disporre di persone che stanno “sulla piazza” per molte ore al giorno. Però chi ne fa uso (e spesso abuso) in genere lo predilige perché attraverso il passaparola (sulla strada, nei bar) nessuno si assume la responsabilità della versione fornita, così possono propagarsi le storielle più irreali e tendenziose. Chi conosce Volterra sa bene che il venticello della maldicenza, quando non della vera e propria calunnia, spesso ha spirato insistente e baldanzoso lungo le nostre strade. Si potrebbero fare vari nomi di persone perbene bersagliate sistematicamente con questo metodo. Uno per tutti, Franco Porretti.
Nel clima avvelenato di questi ultimi anni, addentrandosi in una campagna elettorale che si annuncia serrata, il solito venticello ha ripreso a spirare più vigoroso che mai. Noi che non apprezziamo questa brezza untuosa, malgrado le critiche che qualcuno ci rivolge, continuiamo a preferire parlare attraverso la stampa. Mettendoci la faccia.
Progetto Originario



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