Il cantiere in S. Stefano |
Lunedì
24 giugno, quando i residenti di Borgo S. Stefano hanno visto
arrivare gli operai di Asa armati di escavatore e attrezzi vari sono
stati lì lì per tirare un sospiro di sollievo: ecco finalmente che
sostituiranno questa fognatura che sta creando tanti grattacapi!
Macché, non è ancora arrivato il momento buono. L'intervento verte
sull'acquedotto e lascerà i soliti rattoppi sul manto d'asfalto
stradale che a questo punto è diventato peggio della casacca di
Geppetto, tutta toppe e rammendi.
Alla
fine del 2013, Asa annunciò con enfasi che entro febbraio sarebbero
iniziati i lavori per la sostituzione della fognatura, ma ormai anche
marzo è finito. Sappiamo che Asa al momento ha i denari in cassa per
eseguire un lavoro come si deve, perché nel 2013 ha venduto Asa
Trade (la società per la commercializzazione del gas), incamerando
oltre 21 milioni di euro. Un'operazione politicamente ed
economicamente più che discutibile, ma non divaghiamo e stiamo al
tema. Il fatto è che i soldi ci sono. Il sindaco Buselli, dunque,
non deve farsi scappare ancora una volta l'occasione per ottenere da
Asa qualcosa di concreto. Da 14 anni siamo in attesa del depuratore
Volterra sud, pur in presenza di finanziamenti ad hoc. L'acquedotto
delle Carline è ancora interrotto dalla frana caduta nel 2006 e oggi
siamo completamente dipendenti dalla linea di Puretta. La rete
acquedottistica è un colabrodo e per buona parte risulta inadeguata.
Almeno il piccolo investimento sulla fognatura di Borgo S. Stefano
vogliamo portarlo a casa, visto che è già stato preventivato? Siamo
già fuori tempo massimo, perché i lavori avrebbero dovuto
concludersi prima dell'inizio della stagione turistica, per non
provocare inutili disagi oltre che ai residenti alle attività.
Pazienza! I turisti quest'anno troveranno un campo di battaglia con
tutti i disastri, le frane e i cantieri sparsi ai quattro angoli
della città e su tutte le vie d'accesso. Però il cantiere adesso
deve partire, affinché gli impegni economici non utilizzati non
prendano altre strade. Lasciando ai volterrani una fognatura
colabrodo e con la prospettiva di altre buche che si aprono
all'improvviso sull'asfalto.
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