Proprio
non è andato giù al presidente Bacci il nostro corsivo dal titolo
“Commedia all'italiana”, dove, sul finale, facevamo un po' di
satira preventiva su quelle che si annunciavano già come le
dimissioni farsa dei vertici del S. Chiara. La replica stizzita di
Bacci mette in mostra la coda paglierina di un uomo permaloso che si
è sentito colto in fallo. Assicuriamo, però, Bacci che, in una
situazione così critica come quella in cui versa l'azienda che
presiede, non è stato un bello spettacolo quello che ha inscenato
rassegnando le sue revocabili dimissioni. Ovviamente non abbiamo
incontrato tutti di dipendenti del S. Chiara in questi giorni, ma
tutti quelli che abbiamo incontrato (proprio tutti) si sono detti
indignati per il gioco delle parti, peraltro fin troppo telefonato,
esibito nell'occasione da Bacci e Buselli.
Nell'invettiva
che ci dedica il presidente la butta decisamente in politica,
censurando l'operato di Progetto Originario non soltanto per le
posizioni prese nei confronti del S. Chiara ma a tutto tondo e
disegnando gli scenari delle prossime alleanze in vista delle
elezioni amministrative. Insomma Bacci non si è certo peritato dal
far ricorso ad argomenti molto più adatti al segretario della lista
civica UpV (o al portavoce della coalizione delle destre che la
sostiene) piuttosto che al presidente della locale casa di riposo. A
questo proposito sarà utile ricordare le parole che nel novembre
2010, Renato Bacci rivolse al suo partito d'appartenenza, il PRC, che
in un comunicato aveva giudicato inopportuna la sua auto-candidatura.
All'epoca Bacci si giustificò dipingendo il suo incarico come
puramente tecnico e quindi privo di qualsiasi connotazione politica,
infatti, il 5 novembre 2010 così replicava sul sito web di Danilo
Cucini: “come presidente di questa istituzione (S. Chiara) non mi
sento di ricoprire alcun incarico politico ma solo amministrativo”.
A distanza di 3 anni, con un bilancio che, dal punto di vista
amministrativo, ha subito un'evoluzione decisamente deprimente,
constatiamo che Bacci ha “rivisitato” da cima a fondo
l'interpretazione del suo ruolo, scegliendo l'italianissima via
d'uscita di buttarla felicemente in politica. Che è il modo più
consumato per buttarla in caciara. In politica, si sa, per molti la
bugia è il più tipico ferro del mestiere e Bacci non se lo fa certo
mancare. Infatti mente, affermando che Progetto Originario avrebbe
rinunciato a pronunciarsi sul taglio dei ricoveri operato da Damone
nei confronti del S. Chiara. Abbiamo detto la nostra sia in sede
ufficiosa che ufficiale e fanno fede i verbali del Consiglio Comunale
del 9 agosto scorso, quando fu discusso il bilancio 2012 del S.
Chiara. Ma a Bacci conviene fare orecchie da mercante, perché oltre
al biasimo che riservavamo al direttore Damone abbiamo sempre dovuto
aggiungere le nostre critiche alle maldestre manovre di Buselli, a
cui Bacci non manca mai di tener dietro. I variopinti progetti
campati in aria, le trovate “miracolose” ma inconsistenti
periodicamente sparate sui giornali, i piani di privatizzazione
raffazzonati e subito abortiti, i continui attriti con sindacati e
dipendenti, le sceneggiate di dimissioni farsa, per non parlare della
sfiducia da operetta che il sindaco ha recitato nei confronti del
direttore generale della Asl 5 sono tutti ingredienti della mistura
con i quali è stata intossicata l'azienda in questi tre anni.
Un'azienda che invece di risalire la china nel periodo della
presidenza Bacci ha peggiorato di gran lunga la propria condizione,
con bilanci costantemente deficitari, un debito raddoppiato e nessuna
via d'uscita approntata per il futuro.
Vede,
presidente, se rilegge attentamente il nostro corsivo semiserio sulle
sue semiserie dimissioni, troverà che mantiene fino alla fine un
elemento di dubbio. Infatti, conoscendo da tempo Buselli sapevamo
che queste sceneggiate rientrano perfettamente nelle sue corde ma,
non avendo altrettanta dimestichezza con lei, coltivavamo il dubbio,
quasi una speranza, che in una situazione così grave non si sarebbe
prestato ad interpretare certi teatrini.
Dubbio
che la sua replica ha definitivamente fugato.
Progetto
Originario
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