venerdì 15 novembre 2013

Ritorno a Villamagna

Apprendiamo dai giornali che, dopo l'inserimento alla Jacopo da Volterra dei bambini delle elementari di Villamagna, il giorno 13 anche i più piccoli potranno tornare finalmente alla materna, essendo stato predisposto un locale temporaneo nell'istituto di San Lino a Volterra. L'improvvisa chiusura della scuola di Villamagna, dovuta a cause ancora tutte da precisare, avvenuta per ordinanza del sindaco il giorno 24 ottobre ha, quindi, comportato la sospensione del servizio per tre settimane circa. Il trasferimento dei bambini della materna di Villamagna all'istituto San Lino di Volterra può essere considerato una soluzione appropriata solo in chiave temporanea. Il nuovo assetto, a nostro parere, è accettabile soltanto se, fin da adesso, il Comune lavorerà seriamente per individuare ed approntare altri locali presso Villamagna per ripristinare quantomeno l'asilo. Infatti i bambini piccoli della materna (tra loro ve ne sono due con meno di tre anni) hanno tutto il diritto di farsi sballottare dallo scuolabus il meno possibile. Del resto anche i disagi per le famiglie vanno contenuti in un periodo di tempo non troppo prolungato. Questi bambini sono peraltro 17: un numero abbastanza cospicuo da giustificare, anche in termini economici, il modesto investimento necessario ad adeguare i locali di almeno uno degli spazi che, presso Villamagna, il gruppo dei genitori nei giorni scorsi ha già individuato e suggerito all'amministrazione comunale. L'importante è che gli uffici comunali abbiano mandato dal sindaco e dalla giunta di svolgere tutte le attività necessarie alla riapertura della scuola o di un locale alternativo secondo un calendario ragionevole ma ravvicinato e certo. Il rischio più grande, infatti, per il modo in cui è partita questa operazione, è quello di veder dilatare oltre ogni misura i tempi di risposta su Villamagna, in modo tale da rendere di fatto definitiva la soluzione di San Lino, nata per essere temporanea. Sappiamo bene che a Volterra, di solito, niente è più durevole delle soluzioni transitorie. Alcuni segnali in questo senso preoccupanti sono già comparsi, come i tempi lunghissimi (ci risulta 30 giorni) indicati dall'amministrazione ai tecnici del Comune solo per eseguire i primi sopralluoghi nei siti alternativi indicati dai genitori di Villamagna. Questa “rilassatezza” è del tutto inappropriata in un caso di emergenza come questo. Specialmente se venisse accertato, come sembra di capire, che il problema che ha portato alla chiusura improvvisa dell'edificio scolastico è di tipo strutturale. Se così fosse l'amministrazione probabilmente avrebbe qualche inadempienza da farsi perdonare. Bisognerebbe chiedersi cosa è stato fatto negli ultimi 4 anni, in presenza di una relazione tecnica eseguita sui materiali di quello stesso edificio dall'ing. Sassu e depositata in Comune nell'estate del 2009 in cui, a fronte di una serie di fragilità evidenziate dai rilievi, si legge: “si rende necessario approfondire la conoscenza meccanica del paramento murario portante”. Inoltre, l'ex assessore Bernardini fin dal luglio 2010, quando ancora non si era dimesso dalla Giunta, era tornato ad esortare ufficialmente sia il sindaco Buselli che l'assessore alle Opere Pubbliche Moschi, affinché venissero eseguite entro il 31/12/2010 le necessarie verifiche statiche e sismiche sugli edifici comunali più vulnerabili, nel rispetto dell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003. Da allora sono passati tre anni e mezzo, durante i quali potevano essere utilizzati i periodi di chiusura estivi per eseguire tutti gli accertamenti del caso che avrebbero potuto prevenire ed evitare la situazione di emergenza attuale. I disagi che oggi ricadono sull'utenza e le maggiori spese che il Comune sta affrontando per allestire locali di fortuna e organizzare un trasporto scolastico non previsto sono conseguenze che potevano essere evitate dall'amministrazione. Messa in chiaro questa parte della storia pregressa dell'edilizia scolastica comunale, ci aspettiamo che l'attuale amministrazione si attrezzi per dimostrarsi d'ora in avanti più sollecita, ripristinando l'uso della scuola o attrezzando quantomeno dei locali alternativi per la materna nella frazione di Villamagna secondo tempi certi.
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