Rosso Fiorentino, Deposizione |
Un
paio di settimane fa, appena avuta la notizia, lanciammo l'allarme
per le abbondanti infiltrazioni d'acqua che,
nella notte tra il 9 e il 10 settembre scorso, penetrarono in
Pinacoteca in occasione di uno scroscio temporalesco. Vari
dipendenti comunali, in quell'occasione, ci parlarono di episodi che
non sarebbero affatto nuovi, ma verificatisi varie volte per il
cattivo
stato di manutenzione degli infissi del palazzo Minucci Solaini. La
circostanza da tempo sarebbe nota al sindaco, alla Giunta e al
responsabile dell'ufficio tecnico, ma da anni tutto è rimasto come
prima. In attesa del prossimo temporale notturno e del prossimo
allagamento. In ultimo, il Tirreno del 2 ottobre 2013 riportava
l’allarme lanciato da un funzionario comunale, secondo il quale il
problema delle infiltrazioni si ripete da anni sul palazzo Minucci
Solaini, sede della Pinacoteca, in entità tale che “nel giro di un
paio di anni potrebbero rischiare di rovinarsi tutti i capolavori che
contiene il nostro museo”. Nel caso specifico l'allarme del
funzionario sembra condivisibile anche da noi profani, poiché quasi
tutte le preziose opere pittoriche raccolte in Pinacoteca altro non
sono che antichi dipinti su tavola, e il legno notoriamente è un
materiale sensibilissimo alle variazioni di umidità.
Lo
stesso 2 di ottobre, visto che dall'amministrazione è stato
impossibile fino ad oggi ottenere risposte spontanee, il consigliere
Fabio Bernardini ha quindi presentato un'interpellanza in merito al
sindaco e all'assessore competente. Il documento pone
ai responsabili dell'amministrazione una serie di quesiti sul cattivo
stato in cui versa attualmente la Pinacoteca,
prendendo spunto da quanto è sancito all'art. 6 dello statuto
comunale, che impegna direttamente il Comune ad
assumere la tutela e la fruibilità delle opere d'arte da parte della
collettività come obiettivo generale della propria azione
amministrativa. Si chiede, infatti, quanti episodi di infiltrazione
d'acqua siano stati segnalati negli ultimi anni e quali siano le
cause accertate dell'infiltrazione. L'interpellanza prosegue
domandando se finora siano state promosse azioni per rimuovere il
problema o se siano quantomeno stati stimati i costi dell'intervento
necessario per porre rimedio a questa situazione di rischio. Viene,
quindi, richiesto se la Soprintendenza sia stata investita del
problema ed eventualmente quali risposte abbia eventualmente fornito.
Infine, si domanda quali azioni siano state predisposte, sia a breve
che a lungo termine, per mettere in sicurezza le opere e per
garantirne per il futuro la fruibilità al pubblico.
Non sappiamo con
precisione quanto venne a costare l'intervento di restauro che
durante l'amministrazione Gabellieri fu reso necessario
dall'eccessivo riscaldamento degli ambienti museali, ma fonti
attendibili parlano di circa 800.000 euro. Si capisce, quindi, che
anche chi non abbia particolare sensibilità per l'arte dovrebbe
preoccuparsi molto di una simile situazione, se non altro per ragioni
economiche.
Date l'importanza
dell'oggetto e la delicatezza della materia, speriamo che il sindaco
e l'assessore rispondano più rapidamente del solito ai quesiti
posti. Soprattutto ci auguriamo che, anche sotto l'impulso di queste
sollecitazioni, si apprestino finalmente ad investire qualche euro
per aggiustare definitivamente gli infissi dell'antico Palazzo
Minucci Solaini.
Progetto Originario
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