venerdì 4 ottobre 2013

Senti come piove

Rosso Fiorentino, Deposizione 
Un paio di settimane fa, appena avuta la notizia, lanciammo l'allarme per le abbondanti infiltrazioni d'acqua che, nella notte tra il 9 e il 10 settembre scorso, penetrarono in Pinacoteca in occasione di uno scroscio temporalesco. Vari dipendenti comunali, in quell'occasione, ci parlarono di episodi che non sarebbero affatto nuovi, ma verificatisi varie volte per il cattivo stato di manutenzione degli infissi del palazzo Minucci Solaini. La circostanza da tempo sarebbe nota al sindaco, alla Giunta e al responsabile dell'ufficio tecnico, ma da anni tutto è rimasto come prima. In attesa del prossimo temporale notturno e del prossimo allagamento. In ultimo, il Tirreno del 2 ottobre 2013 riportava l’allarme lanciato da un funzionario comunale, secondo il quale il problema delle infiltrazioni si ripete da anni sul palazzo Minucci Solaini, sede della Pinacoteca, in entità tale che “nel giro di un paio di anni potrebbero rischiare di rovinarsi tutti i capolavori che contiene il nostro museo”. Nel caso specifico l'allarme del funzionario sembra condivisibile anche da noi profani, poiché quasi tutte le preziose opere pittoriche raccolte in Pinacoteca altro non sono che antichi dipinti su tavola, e il legno notoriamente è un materiale sensibilissimo alle variazioni di umidità.
Lo stesso 2 di ottobre, visto che dall'amministrazione è stato impossibile fino ad oggi ottenere risposte spontanee, il consigliere Fabio Bernardini ha quindi presentato un'interpellanza in merito al sindaco e all'assessore competente. Il documento pone ai responsabili dell'amministrazione una serie di quesiti sul cattivo stato in cui versa attualmente la Pinacoteca, prendendo spunto da quanto è sancito all'art. 6 dello statuto comunale, che impegna direttamente il Comune ad assumere la tutela e la fruibilità delle opere d'arte da parte della collettività come obiettivo generale della propria azione amministrativa. Si chiede, infatti, quanti episodi di infiltrazione d'acqua siano stati segnalati negli ultimi anni e quali siano le cause accertate dell'infiltrazione. L'interpellanza prosegue domandando se finora siano state promosse azioni per rimuovere il problema o se siano quantomeno stati stimati i costi dell'intervento necessario per porre rimedio a questa situazione di rischio. Viene, quindi, richiesto se la Soprintendenza sia stata investita del problema ed eventualmente quali risposte abbia eventualmente fornito. Infine, si domanda quali azioni siano state predisposte, sia a breve che a lungo termine, per mettere in sicurezza le opere e per garantirne per il futuro la fruibilità al pubblico.
Non sappiamo con precisione quanto venne a costare l'intervento di restauro che durante l'amministrazione Gabellieri fu reso necessario dall'eccessivo riscaldamento degli ambienti museali, ma fonti attendibili parlano di circa 800.000 euro. Si capisce, quindi, che anche chi non abbia particolare sensibilità per l'arte dovrebbe preoccuparsi molto di una simile situazione, se non altro per ragioni economiche.
Date l'importanza dell'oggetto e la delicatezza della materia, speriamo che il sindaco e l'assessore rispondano più rapidamente del solito ai quesiti posti. Soprattutto ci auguriamo che, anche sotto l'impulso di queste sollecitazioni, si apprestino finalmente ad investire qualche euro per aggiustare definitivamente gli infissi dell'antico Palazzo Minucci Solaini.

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