Durante
la stesura del programma elettorale della lista civica fu dedicato un
gruppo di lavoro alle problematiche ambientali e alla sostenibilità
energetica del Comune che individuò una serie di obiettivi condivisi
che divennero parte del programma elettorale. Il programma dunque
recitava in proposito: “Intendiamo procedere all’istallazione di
pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica nel
complesso scolastico di S. Felice, negli edifici dell’Ospedale e
soprattutto della piscina comunale, sul cui bilancio incidono
enormemente i costi di riscaldamento condizionando il mantenimento
stesso del servizio. La sostituzione dell’illuminazione pubblica
con lampade a led contribuirà sensibilmente al risparmio
energetico.” (fonte www.unitipervolterra.com).
Dispiace
vedere che a distanza di quattro anni e mezzo nessuno di questi
obiettivi sia stato raggiunto, né siano stati predisposti progetti
seri finalizzati a raggiungerli. Anzi, a fronte di un finanziamento
già ottenuto dalla fondazione CRV nel 2010 per l'istallazione di
pannelli solari sulla piscina comunale, la lista civica abbandonò il
progetto, subito dopo l’uscita dalla maggioranza del gruppo di
Progetto Originario, probabilmente per timore che il merito
dell'operazione fosse riconosciuto ai “fuoriusciti”. Peccato che
quel progetto avrebbe abbattuto i costi di gestione della piscina di
almeno 35.000 euro all'anno e quindi avrebbe potuto incidere
positivamente sulla voce di bilancio delle spese correnti del comune
di Volterra (che ancora oggi incidono per il 90 % sulle uscite
complessive dell’ente). Si sarebbero potuti risparmiare soldi
pubblici dirottabili su altri servizi; ma evidentemente non è questo
che conta per l'attuale maggioranza. Il risparmio energetico è stato
solo un espediente da sbandierare in periodo elettorale e poi da far
dissolvere come i miraggi nel deserto.
Anche
la realizzazione dell'asilo nido in bioedilizia, dotato di pannelli
fotovoltaici che quindi più sostenibile dal punto di vista
energetico, sembra ormai diventato un altro miraggio. Infatti
dall’ultimo Consiglio Comunale abbiamo appreso che il costo
iniziale iniziale stimato in 480 000€ (peraltro
in parte finanziato per 2/3 dalla regione Toscana)
è adesso più che raddoppiato, a causa di una serie impressionante
di “dimenticanze” ed errori di stima che logicamente si sono
trasformati costi aggiuntivi. Ecco, quindi, che solo dopo un anno
dalla stesura del progetto qualcuno ha capito che per costruire
l'asilo occorreva anche acquistare il terreno del lotto. Si è
improvvisamente capito che per accompagnare i bambini a scuola,
occorreva pensare anche ad adeguare la via d'accesso all’area. Si è
capito che in un luogo franoso come le Colombaie bisognava pensare a
fondamenta su pali, molto più care delle semplici fondazioni
superficiali. Infine, dopo un anno, si è capito che per avere un
asilo in bioedilizia, come richiesto dal bando regionale, serviva
calcolare adeguatamente la copertura dei pannelli fotovoltaici.
Insomma,
in un periodo in cui la spesa pubblica è diventata il problema dei
problemi e dopo quattro anni e mezzo di amministrazione Buselli, dal
punto di vista energetico ci ritroviamo nella stessa situazione del
2009. Anzi peggiore, perché nel frattempo gli impianti sono
invecchiati di altri 4 anni, trasformandosi da vecchi e superati in
veri rottami. Una volta di più emerge la scarsa progettualità e
l'incapacità di programmare dell'amministrazione Buselli, dedita
alla produzione di slogan privi di contenuti reali.
Progetto
Originario
Nessun commento:
Posta un commento