Nel mio ultimo
intervento sapevo di toccare un nervo scoperto, quando ho citato come esempio
di trattamento di favore i 4000 euro elargiti dal Comune nel 2012
all'associazione Sos-Volterra. Non fosse bastata l'eloquenza delle cifre, non
potevo trovare miglior conferma alle mie affermazioni della reazione fuori
misura e stizzita dei buselliani. Lista civica Upv, federazione civica e Amici
del bar sembravano morsi dalla
tarantola, tanto si sono prodigati in anatemi e ingiurie. A parte la volgarità
delle repliche, a ben guardare, alle osservazioni mosse da un consigliere su
una voce di spesa comunale spettava replicare casomai agli amministratori della
maggioranza che hanno compiuto quella scelta. Le tante risposte da parte delle
sigle politiche (ufficiali e anonime) riconducibili ai buselliani sono invece
del tutto fuori luogo, sebbene si spieghino benissimo con il ruolo tutto
speciale che l'associazione Sos-Volterra gioca nell'apparato propagandistico
della lista civica Upv.
In realtà questa
stessa discussione, prima che su questo giornale, fu affrontata anche dalla
giunta comunale nel 2010, alla presenza della segretaria comunale, dott.ssa
Nuzzi. Assieme ad altri assessori, confortato dal parere della segretaria,
sostenevo che l'amministrazione comunale dovesse non solo agire ma anche
apparire perfettamente imparziale nei confronti dell'associazione Sos-Volterra
a cui aderivano quasi tutti i membri della giunta. Inutile dire che non
trovammo un accordo su questo punto. Il giorno dopo quella seduta di giunta io
e, se non ricordo male, l'assessore Guarneri restituimmo la tessera
dell'associazione.
Dato che nessuno
degli interventi citati è entrato nel tema, spenderò solo due parole per
replicare al presidente dell'associazione, Alberto Chiodi, rilevando per inciso
nel suo scritto un linguaggio che non gli riconosco (“siamo spesso oggetto di
critiche strumentali di chi non ha argomenti, se non quello di vomitare
discredito...” cif. La Spalletta n.
3 pag. 9) o che almeno evitava di esibire fino a quando non è stato investito
della carica di presidente di un'associazione culturale. Sul merito delle cifre
da lui stesso computate, gli faccio notare che non sono molte le associazioni
che possono sperare di ottenere dal Comune la liquidazione anticipata di un
finanziamento di 3000€ per un progetto (il convegno sugli etruschi) che non
sono riuscite a portare a termine. Non meno anomala la circostanza che questi
soldi sarebbero stati tranquillamente sterzati su progetti, per così dire, “di
riserva”, dal costo complessivo di 2.550€. E che dire dei restanti 450€? Sono
la mancia? Non mi risulta che il Comune su progetti specifici possa stanziare
(e in anticipo) finanziamenti del 120%. Scorrendo le cifre dei contributi
comunali erogati nel 2012 alle altre associazioni culturali, solo per citare
pochi esempi, osservo che alla Corale Puccini nel 2012 sono stati erogati 1000
euro, a Teatro di Nascosto 400, al GIAN 300 e all'Università della LiberaEtà
350. La sproporzione di trattamento mi pare evidente.
Fabio Bernardini,
Progetto Originario
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