domenica 27 gennaio 2013

Il ballo di S. Vito



Nel mio ultimo intervento sapevo di toccare un nervo scoperto, quando ho citato come esempio di trattamento di favore i 4000 euro elargiti dal Comune nel 2012 all'associazione Sos-Volterra. Non fosse bastata l'eloquenza delle cifre, non potevo trovare miglior conferma alle mie affermazioni della reazione fuori misura e stizzita dei buselliani. Lista civica Upv, federazione civica e Amici del bar sembravano  morsi dalla tarantola, tanto si sono prodigati in anatemi e ingiurie. A parte la volgarità delle repliche, a ben guardare, alle osservazioni mosse da un consigliere su una voce di spesa comunale spettava replicare casomai agli amministratori della maggioranza che hanno compiuto quella scelta. Le tante risposte da parte delle sigle politiche (ufficiali e anonime) riconducibili ai buselliani sono invece del tutto fuori luogo, sebbene si spieghino benissimo con il ruolo tutto speciale che l'associazione Sos-Volterra gioca nell'apparato propagandistico della lista civica Upv.
In realtà questa stessa discussione, prima che su questo giornale, fu affrontata anche dalla giunta comunale nel 2010, alla presenza della segretaria comunale, dott.ssa Nuzzi. Assieme ad altri assessori, confortato dal parere della segretaria, sostenevo che l'amministrazione comunale dovesse non solo agire ma anche apparire perfettamente imparziale nei confronti dell'associazione Sos-Volterra a cui aderivano quasi tutti i membri della giunta. Inutile dire che non trovammo un accordo su questo punto. Il giorno dopo quella seduta di giunta io e, se non ricordo male, l'assessore Guarneri restituimmo la tessera dell'associazione.
Dato che nessuno degli interventi citati è entrato nel tema, spenderò solo due parole per replicare al presidente dell'associazione, Alberto Chiodi, rilevando per inciso nel suo scritto un linguaggio che non gli riconosco (“siamo spesso oggetto di critiche strumentali di chi non ha argomenti, se non quello di vomitare discredito...” cif. La Spalletta n. 3 pag. 9) o che almeno evitava di esibire fino a quando non è stato investito della carica di presidente di un'associazione culturale. Sul merito delle cifre da lui stesso computate, gli faccio notare che non sono molte le associazioni che possono sperare di ottenere dal Comune la liquidazione anticipata di un finanziamento di 3000€ per un progetto (il convegno sugli etruschi) che non sono riuscite a portare a termine. Non meno anomala la circostanza che questi soldi sarebbero stati tranquillamente sterzati su progetti, per così dire, “di riserva”, dal costo complessivo di 2.550€. E che dire dei restanti 450€? Sono la mancia? Non mi risulta che il Comune su progetti specifici possa stanziare (e in anticipo) finanziamenti del 120%. Scorrendo le cifre dei contributi comunali erogati nel 2012 alle altre associazioni culturali, solo per citare pochi esempi, osservo che alla Corale Puccini nel 2012 sono stati erogati 1000 euro, a Teatro di Nascosto 400, al GIAN 300 e all'Università della LiberaEtà 350. La sproporzione di trattamento mi pare evidente.

Fabio Bernardini, Progetto Originario

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