Abbiamo
portato all’attenzione del Consiglio Comunale di questo mese una proposta volta
al contrasto della crisi abitativa, ancora più acuita dalla crisi economica che
stiamo attraversando.
La mozione che
abbiamo presentato all’amministrazione sin da metà dicembre, chiede di intraprendere i
passi necessari per istituire nel nostro Comune il canone concordato. Ovvero un contratto di locazione a prezzi calmierati, di cui
possono beneficiare gli inquilini ma anche i proprietari, che potrebbero pagare
una IMU più bassa e godere delle altre agevolazioni fiscali previste.
Il governo ha
infatti stabilito che la decisione sull' aliquota imu ridotta perl'affitto a canone concordato spetti ai comuni,
che la possono portare dal 7,6 fino al 4 per mille.
In una realtà come la nostra questo dispositivo potrebbe
produrre alcuni effetti positivi. Di fronte alla possibilità di non riuscire ad
affittare un appartamento ai prezzi di mercato, dovendo comunque sborsare
un'imposta IMU molto salata per le seconde case sfitte, alcuni proprietari
potrebbero decidere di accettare di aderire ai canoni concordati, per riuscire
a stipulare un contratto di affitto stabile e pagare un'imposta più leggera.
Per fare questo,
però, occorre mettere in atto alcune azioni preliminari precise. Ovvero
che Comune e associazioni più
rappresentative di proprietari e di inquilini
stabiliscano le modalità di valutazione degli immobili e, per ogni tipologia
individuata e per ogni quartiere, definiscano la forbice prevista del canone,
minimo e massimo.
Si chiede dunque
che l’Amministrazione di Volterra intraprenda finalmente questo cammino.
Crediamo che avendo depositato la proposta con largo anticipo, la maggioranza
abbia avuto tutto il margine per approfondire la proposta. Con la speranza che
non venga rigettata per il solo fatto che proviene dalla minoranza di PO.
Progetto Originario
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