lunedì 16 aprile 2012

Chi controlla il Santa Chiara?


Il 16 febbraio come Progetto Originario abbiamo presentato un'interrogazione al sindaco Buselli, affinché ci trasmettesse l'elenco degli incarichi professionali, delle consulenze ed eventuali affidamenti di lavori a ditte esterne (per importi superiori a 2.000,00 euro) affidati dall'azienda S. Chiara da giugno 2009 a dicembre 2011. Visto che l'azienda ha seri problemi di bilancio e tenuto conto della rocambolesca vicenda Orsi, ci sembrava che una simile richiesta fosse più che ragionevole. In questi giorni ci è arrivata la risposta: stilare un simile elenco è troppo impegnativo visto il personale amministrativo a disposizione dell'azienda.  Poiché i consiglieri comunali per legge hanno pieno diritto d'accesso a questi dati, la lettera proseguiva chiarendo che, se proprio queste informazioni ci interessano, possiamo sempre andare in sede e raccoglierli di persona. E' quanto faremo quanto prima. Non mettiamo assolutamente in dubbio il fatto che il personale amministrativo in forza all'azienda non sia molto e senz'altro avrà molte cose da fare, ma non possiamo fare a meno di porre pubblicamente al sindaco alcune ulteriori domande. Come può un sindaco e con lui l'amministrazione comunale controllare l'ASP S. Chiara, se non si dimostrano neppure in grado di farsi rilasciare l'elenco degli incarichi professionali assegnati? Le ASP (Aziende Servizi alla Persona) hanno personalità giuridica di diritto pubblico e il Comune di riferimento dovrebbe poter esercitare il controllo per mantenere una buona gestione. Nel caso del S. Chiara di oggi, con i gravi problemi di bilancio che conosciamo, il dovere dell'esercizio del controllo da parte del Comune è ancora più stringente, perché il rischio di mettere un piede in fallo cresce all'aumentare delle incognite irrisolte. Per questo ci saremmo aspettati che simili ricognizioni sui conti, che verificassero le fonti di spesa esterne, fossero già state disposte in occasione dei recenti avvicendamenti dei due presidenti e di altrettanti consigli di amministrazione. Come è stato possibile analizzare attentamente la serie dei bilanci in rosso senza vagliare queste voci di spesa?  Sicuramente non sarà il caso del S. Chiara ma in genere, quando si analizza il bilancio di un'azienda, la voce “consulenze” è una delle più indicative e quindi tra le più importanti da osservare. Ancor più ci meraviglia, poi, che anche il piano di sviluppo strategico approvato dal cda e dalla maggioranza in Consiglio Comunale, quello redatto dalla società Iris, non abbia posto tra le sue premesse una ricognizione puntuale delle spese, per fondarsi evidentemente sulla mera lettura del bilancio. Proprio perché le cose vanno molto male, non si può continuare a scherzare. Se crediamo ancora che il S. Chiara sia un'azienda pubblica importante per la città, abbiamo tutti il dovere, a cominciare dall'Amministrazione Comunale, di occuparcene con più scrupolo.

Progetto Originario

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