lunedì 12 marzo 2012

Tutto per l'immagine

Corsi e ricorsi in tribunale, verrebbe da dire. La giunta Buselli non si concede requie: dispone, protesta, contrasta... e spesso finisce davanti al giudice. Nel corso della normale attività amministrativa di un Comune qualche volta può capitare, ma se diventa un appuntamento fisso, allora significa che le cose non vanno. Un caso esemplare è quello dei contenitori espositivi (le bacheche) dei partiti. L'Amministrazione Buselli questa estate ha deliberato che dovranno essere rimosse dalle loro sedi attuali e trasferite in piazza XX Settembre. La ragione dichiarata è il decoro del centro storico, quella reale la volontà di trasferire in una zona più appartata manifesti murari che spesso riportano critiche scomode per l'Amministrazione. La storia del presunto “decoro”, infatti, non regge ad una minima analisi razionale, perché se le bacheche fossero deturpanti, dovrebbero essere rimosse tutte, quelle dei partiti e quelle delle associazioni. Invece, l'Amministrazione Buselli considera “brutte” solo quelle dei partiti, mentre sono belle tutte le altre. Guarda caso, altrimenti avrebbe scontentato automaticamente i tanti affiliati alle associazioni che da decenni mantengono il loro manifesto murario nel centro storico. Anche un bambino capirebbe che sul piano del diritto non c'è nessun motivo logico perché i partiti e i movimenti politici debbano essere penalizzati rispetto agli altri gruppi. Se non per l'evidente volontà di Buselli e soci di “far sparire” quelle scomode opinioni dalla piazza e dalle vie centrali, dove cadono proprio sotto gli sguardi di tutti.
A noi sembra, che questa Amministrazione proceda con un modo di fare talmente arbitrario, incoerente e strampalato da superare spesso e volentieri la soglia del ridicolo. Purtroppo qualsiasi sorriso si smorza, quando veniamo a sapere quanto costano alla nostra comunità queste alzate d'ingegno. Ben 19.000 euro, infatti, sono stati già impegnati (di cui 3.700 liquidati, Det. 99/2012) a favore del solito avvocato Altavilla per difendere l'Amministrazione contro il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica intentato dal segretario locale del Pd per mantenere la  bacheca del partito al suo posto. Una cifra davvero ragguardevole per una causa legale di cui non c'era nessun bisogno: si direbbe quasi “cercata” col lanternino. Soldi di tutti noi, che sicuramente potrebbero spendersi molto più utilmente in un Comune dove, per esempio, gli impianti di riscaldamento delle scuole cadono letteralmente a pezzi.

Progetto Originario

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