lunedì 12 marzo 2012

SANITA’: OCCORRE CHIAREZZA E COERENZA

“Sul Protocollo, che non è stato ancora firmato da nessuno, potremmo parlare giorni, ma se non si capisce che molte decisioni possono essere aggirate con circolari interne e definite come materia di "modello organizzativo", quindi competenza del DG, è inutile parlare”. Queste le parole pubblicate su facebook dal Sindaco Buselli in risposta ad una mia sollecitazione sul Protocollo per le Politiche Sanitarie concordato tra la Asl e lo stesso Sindaco.  Ma se il Protocollo d’intesa può essere superato a piacimento dal direttore generale della ASL attraverso l’emanazione di semplici circolari interne, a che servirebbe? Se così fosse, allora quel documento sarebbe inutile e dovremo dedurre che due anni di lavoro del Sindaco e dell’Assessore Fedeli abbiano prodotto l'equivalente di carta straccia. Se invece prendiamo per buone le parole che lo stesso Sindaco pronunciò qualche mese fa, all'indomani dell'approvazione in Consiglio Comunale dello stesso Protocollo, quando all'opposto lo definì “fondamentale per aver gettato le basi di rilancio di molti settori”, allora il quadro cambia completamente. In ogni caso, approfittando della circostanza che il Protocollo non è stato ancora controfirmato in Regione e che quindi può essere ancora rivisto, riteniamo che valga la pena affrettarsi ad implementarlo. Su questa premessa formuliamo una proposta. Chiediamo al Sindaco di riportare al più presto quel documento in Consiglio Comunale per apporvi le modifiche necessarie a impedire le riorganizzazioni al ribasso che sembrano imminenti, come l'accorpamento di Cardiologia in Medicina Generale. Già a suo tempo il nostro gruppo consiliare propose emendamenti in questa direzione, ma non vogliamo tornare su vecchie polemiche né cercare primogeniture. Potremmo anche accordarci su formule diverse da quelle che proponemmo sotto forma di emendamenti, purché efficaci per tutelare il servizio di Cardiologia così come lo conosciamo. La parola Cardiologia, infatti, non compare neppure nel testo dell'attuale Protocollo, che così com'è risulta perciò del tutto inefficace a tutela di questo importante servizio e della sua collocazione. A questo proposito vogliamo ricordare a tutti i cittadini e ai tanti operatori che non hanno avuto l'opportunità di leggerlo, che sul nostro blog (www.progettooriginario.blogspot.com/) è possibile scaricare il testo del Protocollo. Invitiamo tutti i cittadini e gli operatori ad utilizzare lo stesso blog o il nostro indirizzo di posta elettronica (progetto.originario@gmail.com) per qualsiasi comunicazione, segnalazione o suggerimento. Siamo inoltre disponibili ad aprire uno spazio web apposito, che faccia da centro di raccolta unico e trasversale per tutte le segnalazioni relative ai servizi socio-sanitari della zona. Per poter effettuare finalmente un monitoraggio puntuale di eventuali disservizi e delle riorganizzazioni interne (anche minime) che possano configurare o far presagire tagli imminenti. Serve disporre di un quadro chiaro e aggiornato della situazione, per non farsi trovare impreparati come purtroppo è successo in questi ultimi anni di fronte a nuovi tagli o riduzioni di servizi. Il momento è difficile e la zona dovrebbe organizzarsi per superarlo compattamente. E' essenziale che ognuno faccia la propria parte: cittadini-utenti, operatori, forze politiche e sociali, nonché istituzioni. Occorre innanzi tutto un fronte istituzionale forte, chiaro e coerente. Non giovano, invece, le posizioni altalenanti o reticenti, né le manovre tese a condizionare ed orientare il più che comprensibile malessere creatosi attorno all'attività ospedaliera.
Se poi di fronte a posizioni chiare e coerenti, che siamo più che disposti a sostenere, la direzione generale Asl dovesse insistere ad agire in modo unilaterale, non saremo certo noi di Progetto Originario, che abbiamo alle spalle anni di battaglie per l’ospedale, a tirarci indietro di fronte all'eventualità di una forte e compatta mobilitazione.
Manola Rosa – Commissione Sanità di Progetto Originario

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