lunedì 5 marzo 2012

Sanità: quale ricetta contro i tagli?

A suo tempo, abbiamo esposto dettagliatamente le motivazioni che hanno spinto il gruppo consiliare di Progetto Originario, il 28 dicembre scorso, a votare contro il protocollo d’intesa sulle politiche sanitarie in Alta Val di Cecina, già siglato dal sindaco di Volterra Marco Buselli e dal direttore della Asl 5 Rocco Damone. Merita però riprendere questo punto, alla luce delle recenti manovre “riorganizzative” che la direzione Asl 5 ha già messo in atto o sta prospettando per l’imminente futuro per il presidio volterrano: soppressione della reperibilità ginecologica e ostetrica, accorpamento della cardiologia a medicina, solo per citarne qualcuna. Merita riprendere questo punto perché a qualcuno potrebbe essere sfuggito l’importante passaggio dell’approvazione in Comune del protocollo d’intesa. Questo accordo, sul quale si stanno sviluppando le sorti, niente affatto rosee, del nostro ospedale è stato infatti fortemente voluto dal Sindaco Buselli quasi si trattasse di una panacea. Dopo che fu siglato dal Sindaco e dalla direzione Asl 5, venne portato in Consiglio Comunale e approvato a larga maggioranza, con i voti della lista civica UPV, della consigliera di destra Bassini e del gruppo consiliare Città Aperta che fa capo al PD. Quindi il documento oggi ha la legittimità per essere operativo ed eventualmente dispiegare le proprie potenzialità. La circostanza che i tagli in questi ultimi mesi siano aumentati anziché diminuire conferma che quel documento era debole e carente.
Infatti, nel protocollo risultano cancellati molti dei punti cardine che erano stati precedentemente concordati tra tutte le forze politiche locali, tanto da pregiudicare, a nostro avviso, il futuro dell'ospedale. Per questo a dicembre ritenemmo di non votare tale testo e oggi i fatti ci danno ragione.
Come si può approvare un testo sul futuro dell'ospedale in cui la parola “Cardiologia” è stata del tutto cancellata? A questo proposito, il nostro gruppo aveva chiesto di inserire nel documento garanzie affinché per Cardiologia venissero mantenuti “gli attuali livelli di operatività e di assistenza”. Ma la maggioranza in Consiglio bocciò la proposta. Difficile addivenire ad un accordo di merito con risposte simili.
Un altro aspetto da chiarire riguarda la Guardia Attiva Anestesiologica. Era un punto programmatico essenziale, tanto che il precedente documento che concordammo a marzo 2011 recitava: “La risposta in termini di sicurezza del Presidio Ospedaliero è strettamente collegata all'attivazione irrinunciabile del Servizio di Guardia Attiva Anestesiologica.” Il 28 dicembre 2011 scoprimmo che nella versione del Protocollo siglata dal Sindaco e dalla Direzione Generale tutto il paragrafo relativo a questo servizio era stato cancellato. Tutto questo senza che nessuno chiedesse il nostro parere. Per il laboratorio di analisi avevamo concordato la difesa degli standard presenti ad inizio 2011, invece l'ultima versione del protocollo parlava di una “sezione che dovrà operare all'interno dell'Area Funzionale di Laboratorio a valenza aziendale”. Per Chirurgia eravamo d'accordo per chiedere almeno il potenziamento dell'attività ambulatoriale. Era inteso che si trattasse di quella di presidio. Il nuovo documento parla invece di un ambulatorio di Chirurgia Generale col personale medico di Volterra a Pisa. Manco a dirlo tutto quanto avevamo stabilito per difendere l’attività Materno-Infantile è stato cancellato. Nel frattempo, dopo la chiusura del punto nascita abbiamo perso anche la reperibilità ostetrico-ginecologica. Su Pediatria addirittura, mentre avevamo richiesto di ricondurre la degenza nell'ambito del settore Materno-Infantile, il protocollo siglato dal sindaco recita: “Rimane al momento invariata la collocazione dei due posti letto di pediatria (in Medicina). In attesa di un modello alternativo di gestione dell’assistenza sanitaria”. L'abbattimento dei ricoveri provocato dall'attuale collocazione dei letti pediatrici non lascia dubbi sul modello alternativo inteso: la chiusura definitiva. E intanto anche la soppressione della reperibilità pediatrica sembra imminente.
Per questi motivi siamo disponibili a difendere l'ospedale di Volterra con le unghie e con i denti sulla base di una piattaforma chiara, ma nessuno si illuda che plaudiremo un Protocollo che contraddice anni delle nostre battaglie per la Sanità e per l'ospedale di Volterra. Chiediamoci perché un direttore come Damone ha siglato un simile documento. Perché consente i tagli che gli è richiesto di portare ancora avanti.
Progetto Originario

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