lunedì 20 febbraio 2012

Candida come te

Le immagini che ci mostrano, da ormai 15 giorni, l’Italia nell’emergenza neve devono prima di tutto indurci a considerare che siamo stati molto meno disgraziati di Romagna, Marche e Abruzzo.
Detto questo, sorgono spontanee alcune brevi considerazioni su come sia stata e sia gestita la situazione neve nel nostro Comune, soprattutto per la fascia di popolazione  più giovane nei confronti della quale è necessario esercitare maggiore prevenzione e tutela.
Riassumendo: martedì 31 si chiudono le scuole alle 13.00 per allerta della protezione civile, e ci può stare, anche se l'allerta era per il pomeriggio, poi infatti è nevicato la notte.
Scuole chiuse per tutta la settimana. Lunedì 6 si riaprono le scuole ma sono all'agghiaccio, con 6-8 gradi di temperatura nelle aule. Paginoni sui giornali del martedì. L’Amministrazione assicura che la cosa non si ripeterà! Difatti martedì ancora scuole al freddo polare. Ai genitori ed insegnanti che contattano il Comune vengano addotti, a mo’ di giustificazione, gravi guasti agli impianti, ma intanto bimbi e docenti restano a scuola. Mercoledì scuole calde, ad eccezione della sede del Comprensivo che rimane chiusa a seguito di un esposto presentato all'ASL da un genitore. Altro paginone sui giornali. Giovedì il freddo concede una pausa ma l’Amministrazione non ne approfitta per tirare via un po’ di neve dalle strade, neanche da quelle che conducono alle scuole per cui lo stesso Piedibus fa fatica ad arrivare a destinazione e i liceali raggiungono la sede camminando in mezzo al Viale Trento e Trieste. Venerdì nuova allerta meteo: il Comune di Volterra non chiude le scuole ma, senza alcun preavviso, non attiva i pullmini! Così i bimbi di città vanno a scuola a piedi e quelli delle periferie e delle campagne aspettano, al gelo, chi non viene. Eppure gli scuolabus montano gomme termiche acquisite di recente e sulle strade è caduto un millimetro di neve tra il sì e il no. Sabato, infine, ancora scuole chiuse, poi, lunedì si vedrà.
Considerazioni elementari: 1) Le scuole devono essere raggiungibili in sicurezza da tutti, vicini e lontani, piccoli o adulti, se non lo sono il Sindaco le deve chiudere ed attivarsi per renderle accessibili. 2) Le scuole devono essere agibili anche dal punto di vista termico, se non lo sono il Sindaco le deve chiudere e solo dopo occuparsi di chi è la colpa. 3) Il Sindaco, massima autorità del Comune e proprietario degli immobili del Comprensivo, è il primo garante della sicurezza degli edifici e del funzionamento dell’impiantistica.
Conclusione: se a livello istituzionale sembra non esserci capacità di gestione, efficace e preziosa è risultata invece l’opera dei volontari (Croce Rossa, Misericordia, Piedibus, ecc) che a vario livello hanno contribuito a mitigare una situazione difficile.

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