lunedì 8 agosto 2011

L'urbanistica e l'arte dell'escamotage

Il programma elettorale della Lista Civica contiene le linee guida che avrebbe dovuto seguire l’attuale amministrazione in materia di urbanistica. Ma si tratta di un altro impegno disatteso. Si può citare testualmente dal programma elettorale: “Affinché non vengano esclusi i soggetti locali che lavorano nell’ambito dell’edilizia dai principali progetti previsti per le nuove zone edificabili, si dovrà ripensare il ricorso all’uso dei Piani Complessi d’Intervento, limitandone l’uso solo ove davvero necessario (SD 1 ed SD 3). Per le restanti aree dovrà essere previsto il ricorso a strumenti più agili, quali i piani attuativi, guidati attraverso le linee di eventuali schede normative (con le quali si potranno predisporre progetti alla portata degli operatori edilizi volterrani).” Linee guida sagge e ancora valide, almeno a nostro giudizio. Peccato che l’attuale assessore all’urbanistica, ovvero il Sindaco, abbia recentemente contraddetto l'impegno con i suoi elettori, affidando un incarico per la redazione di un Piano Complesso di Intervento nell'area SD 2, dove avrebbe dovuto essere cancellato. Perché, da quando è assessore all'urbanistica il Sindaco, gli impegni in questo campo non vengono rispettati?
Non solo. L’incarico è stato affidato proprio allo stesso progettista che aveva redatto il Regolamento Urbanistico di Volterra e il Piano Strutturale (due atti figli delle precedenti Amministrazioni). Dal lato politico quindi è un ritorno al passato, in contrasto con tutto quanto fu predicato in campagna elettorale. Ma il Sindaco alle retromarce ci ha ormai abituato. Anche ragionando in termini di puro buon senso una scelta del genere appare a dir poco inopportuna, visto che un professionista che ha già predisposto i due principali strumenti urbanistici del Comune, proseguendo ad accumulare incarichi nello stesso ente pubblico rischia di monopolizzare la scena per un tempo lunghissimo. Evidentemente gli attuali amministratori di Volterra non desiderano tener conto di questi aspetti etici. Per restare in tema, anche quando il Sindaco si è trovato ad affidare un altro incarico pesante relativo alla sua delega, quello per la redazione della Variante al Regolamento Urbanistico, non ha avuto la sensibilità di aprirsi alle tante giovani e valide leve che non trovano mai un’opportunità per dimostrare quanto valgono: il Sindaco ha seguito la scia più sfruttata, puntando sul professionista più gettonato nella nostra Regione. Molto si era discusso in Lista Civica, durante la campagna elettorale, sulla assoluta necessità per il Comune di cambiare metodo nell’affidamento degli incarichi: evitare il clientelismo, favorire la pluralità negli affidamenti con un occhio di riguardo ai giovani e alle ditte della zona. Buselli, già privo di qualsiasi competenza, ha invece scelto di affidare gli incarichi sull’urbanistica in modo diretto, senza nemmeno uno straccio di gara ad evidenza pubblica. La variante è affidata ad un professionista che non conosce il nostro territorio e le problematiche di Volterra, ma che sicuramente coltiva buoni rapporti in Regione. Vecchio metodo. Forse efficace per non trovare ostacoli, ma del tutto lontano dalle prospettive di cambiamento promesse dalla Lista Civica in campagna elettorale. A proposito della solita politica, non solo il Sindaco ha proceduto all’affidamento diretto senza evidenza pubblica rinunciando ad equità e trasparenza, ma non ha avuto scrupolo di ricorrere anche al piccolo mezzuccio tecnico di spezzettare gli incarichi rendendoli tutti sotto i 20.000 euro (la soglia oltre la quale la gara è obbligatoria), intestandoli a più professionisti tutti ricollegabili ad un unico nucleo, per arrivare a surrogare l’affidamento di un grosso incarico aggirando le norme della libera concorrenza. L’amministrazione Buselli in questo non si dimostra certo originale, questi piccoli grandi escamotage sono utilizzati anche da altre amministrazioni nostrane, laddove vige la cultura del mezzuccio, della scorciatoia all’italiana per aggirare le regole di correttezza. Rientrata in pieno nella logica della clientela pur di stare a galla, la Lista Civica non ha impiegato molto a conformarsi al vecchio, collaudato andazzo. Ripiegando su precedenti, discutibili progetti predisposti da altri, e utilizzando vecchi metodi ancor più discutibili.

Progetto Originario


Da IL TIRRENO del 4 agosto 2011:

Nessun commento:

Posta un commento