venerdì 3 giugno 2011

L’istinto di nascondere

Ciascun consigliere comunale ha il pieno diritto di accesso agli atti del Comune. Un diritto di accesso che nulla ha a che vedere con la voglia di curiosare ma che è finalizzato al pieno ed effettivo svolgimento delle funzioni di controllo assegnate al consiglio comunale. Ne consegue che sul consigliere comunale non grava né può gravare alcun onere di motivare le proprie richieste di informazione, né gli uffici hanno titolo a richiederle e conoscerle sia che si tratti di procedimenti in corso, conclusi o risalenti ad epoche remote. Neppure hanno titolo per dilatare i tempi di consegna della documentazione che è disponibile seduta stante, grazie agli strumenti informatici. Se così non fosse, gli organi dell’Amministrazione sarebbero padroni di stabilire essi stessi l’ambito del controllo sul proprio operato. Ancora meno plausibile, mi sembra, la circostanza che l’Amministrazione metta in difficoltà i dipendenti comunali con spiacevoli allusioni ogni qual volta capita loro di parlare con i membri delle opposizioni. Do atto al Sindaco di aver comunicato al nostro Capogruppo, Bernardini, che i gruppi di minoranza hanno la disponibilità di una stanza e di un computer nel Palazzo dei Priori e che ciò è sintomatico di una qualche volontà di trasparenza. Ma a questo punto debbo anche rendere edotto il Sindaco, che gli atti approvati dalla sua Giunta sono solo in parte accessibili da quel computer. Una fetta consistente resta indisponibile. Inspiegabilmente. Mi viene da chiedere quale sia il significato di questa tendenza a nascondere e a non far sapere. Essendo oramai passati due anni dall’insediamento di questa Amministrazione certo non è plausibile pensare che si tratti di cattiva organizzazione della Segreteria. Credo che possano esistere solo due risposte: la tendenza ad amministrare la cosa pubblica come si trattasse di affari di casa propria, oppure condotte non proprio limpide quantomeno sul piano politico. L’esatto opposto delle promesse elettorali, che indicavano l’inizio di una nuova stagione politica il cui cuore sarebbe stato costituito dalla trasparenza e dalla partecipazione reale e non di facciata. In realtà nulla è realmente cambiato, se non le persone ai posti di comando. Con le stesse attitudini ad arroccarsi su se stessi e a gestire la cosa pubblica ben nascosti dietro pesanti tendaggi alle finestre.
Sonia Guarneri
Gruppo Consiliare Progetto Originario

Nessun commento:

Posta un commento