venerdì 3 giugno 2011

I referendum sono democrazia

Domenica 12 e lunedì 13 giugno il popolo italiano sarà chiamato alle urne per esprimere il suo voto su quattro quesiti referendari riguardanti l’acqua pubblica, il nucleare ed il legittimo impedimento.
Il referendum costituisce uno stru­mento di eser­ci­zio della so­vra­nità po­po­lare, san­cita all’articolo 1 della Costi­tu­zione della Re­pub­blica Ita­liana, è un fondamentale strumento di democrazia, forse l’unico strumento di democrazia diretta, al quale nessun cittadino dovrebbe sottrarsi.  Infatti, seppur in Italia esista solo la forma abrogativa che può essere vista in certa misura una limitazione, col referendum ogni cittadino può esprimersi liberamente e direttamente su temi specifici senza delegare ai propri rappresentati politici.
Nel caso specifico della consultazione del 12 e 13 giugno poi riteniamo che l’azione di questo governo sia stata scorretta, un mero tentativo per confondere le acque  nella speranza di impedire il raggiungimento del quorum. Basti pensare alla posizione assunta sul tema delle centrali nucleari che ha lasciato fino all’ultimo in sospeso il quesito. L’assenza di informazione e di dibattito sui temi referendari attraverso i media poi ha ulteriormente contribuito al tentativo di accantonare i referendum nonché di giungere ad un voto veramente consapevole.
Progetto Originario invita tutti i cittadini a  recarsi alle urne per esercitare il loro diritto di voto sui quattro quesiti che affrontano questioni importanti per il nostro paese.
In merito alla nostra posizione sui quattro quesiti, pur essendo il nostro un movimento trasversale, che pertanto deve lasciare libertà di coscienza su questioni di rilevanza nazionale, abbiamo ritenuto di doverci  in qualche modo esprimere, perché in questo caso i grandi temi hanno rilevanza anche sul nostro specifico. Si pensi l’acqua pubblica, per esempio. Dopo un decennio di gestione aziendale e sempre più privatistica abbiamo potuto maturare sulla nostra esperienza il fallimento del modello che la Regione Toscana fu tra le prime a percorrere. L’anno scorso, i nostri consiglieri Cocucci e Bernardini, allora ancora nella maggioranza, aderirono all’iniziativa del comitato per l’acqua bene comune raccogliendo le firme ai banchetti organizzati. Adesso, pur rispettando le opinioni di tutti, la  nostra posizione si pone quindi a favore dei 4 si.
I temi trattati infatti sono molto sentiti dai cittadini, come ha dimostrato la partecipazione alla nostra iniziativa sul tema dell’energia nucleare ed in qualche modo esulano dal sentirsi persone di destra, di centro o di sinistra. Ci auguriamo che il popolo italiano sappia riconoscere l’importanza di questa tornata referendaria e che venga innanzi tutto raggiunto il quorum necessario alla sua validità.
Progetto Originario

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