venerdì 3 giugno 2011

Le mamme della Val di Cecina rispondono al questionario sul parto

Sono state molte le donne che hanno già compilato il questionario lanciato da Progetto Originario insieme al Comitato per la Difesa dell’Ospedale di Volterra. Le mamme della Val di Cecina mostrano di comprendere appieno lo spirito dell’indagine, che serve a raccogliere impressioni e valutazioni di chi, in prima persona, ha  usufruito dei servizi per la gravidanza ed il parto dei vari ospedali della zona e non solo di quello di Volterra. La maggior parte di coloro che hanno fornito un contributo, infatti, oltre a rispondere alle domande a scelta multipla ha deciso di commentare liberamente con parole loro le sensazioni ricevute durante il  percorso nascita del loro bambino. Ci piace riportare due delle tante testimonianze che ci sono arrivate perché le riteniamo significative e rappresentative anche del pensiero di altre donne che sono intervenute nel questionario. Ovviamente abbiamo ricevuto esplicitamente l’autorizzazione di queste mamme, che ringraziamo, a pubblicare la loro esperienza. I.C. ha partorito due volte a Volterra usufruendo durante le gravidanze dei controlli e delle visite gratuite offerti dalla ASL e dando alla luce i suoi due bambini con parto spontaneo in ospedale. Lei ritiene tutti i servizi di cui si è avvalsa eccellenti sia per quanto riguarda la professionalità che la disponibilità degli operatori e dice di aver avuto “..una grande soddisfazione, che è quella di aver partorito i miei figli a Volterra”. Un'altra mamma, M.R., ha avuto una doppia esperienza: ha partorito il primo bambino con parto spontaneo all’ospedale di Volterra che descrive come un luogo familiare e molto accogliente per lei ed il suo piccolo, mentre per un lievissimo problema di pressione arteriosa è stata dirottata, per il secondo bimbo, verso Pontedera. M. parla del disagio nel partorire lontano da Volterra per lei e la sua famiglia, con un altro bambino piccolo che la aspettava a casa e soprattutto del fatto che ha “praticamente subito il trattamento con ossitocina”. “Mentre ero in camera tranquilla fui chiamata improvvisamente tramite l’interfono e quando arrivai in sala travaglio trovai la flebo pronta”, racconta, “credo che avrei potuto partorire anche con parto naturale, aspettando tranquillamente qualche ora in più (avevo già contrazioni spontanee); ma quel giorno dovevano partorire 10 donne ed il mio parto forse doveva essere accelerato per motivi di affollamento delle sale parto o per evitare le ore notturne”. Il reparto di Pontedera è descritto come “poco accogliente, con arredi vecchi e logori, zanzare e stanze affollate”. M. tra le altre cose ricorda che, mentre era ricoverata, “un papà entrò in una camera addirittura con un cane al guinzaglio”.
Riteniamo queste due esperienze significative perché descrivono quello che molte altre mamme riportano nelle loro risposte al questionario: valutazione dei servizi offerti dall’ospedale di Volterra quasi sempre di eccellenza, in particolar modo per la disponibilità e la professionalità degli operatori, mentre per gli ospedali più grandi della zona, come Pontedera e Pisa, a fronte di una buona preparazione professionale, spesso si lamenta una carenza nell’accoglienza di mamma e bambino e si riportano esperienze di disagio dovute al sovraffollamento e “spersonalizzazione” dei servizi alla donna, anche nell’avvicinamento alla pratica dell’allattamento.
Attendiamo altre testimonianze di mamme che risiedono in Val di Cecina per arricchire la casistica e fare un ragionamento statisticamente più completo su come si partorisce in questo territorio e sulla percezione che hanno le donne dei servizi offerti dai vari ospedali. Invitiamo chi non l’ha fatto a compilare il questionario on-line (che richiede pochi minuti) utilizzando il link presente sul blog di Progetto Originario (http://progettooriginario.blogspot.com/) oppure scaricare il pdf ed inviarlo agli indirizzi progetto.originario@gmail.com  o comitato.ospedale.volterra@gmail.com.
Il questionario ci sembra, inoltre, un utile mezzo per tenere alta l’attenzione sulle problematiche del nostro ospedale in un momento in cui si mette in discussione l’esistenza stessa del Punto Nascita di Volterra: la ASL e le istituzioni preposte debbono salvaguardare il diritto delle donne di scegliere dove e come partorire.

Commissione Sanità Progetto Originario

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