giovedì 26 maggio 2011

PUNTO NASCITA: la strategia del ragno

Ancora una volta ci troviamo a leggere sui giornali notizie allarmanti di nuovi imminenti tagli all’ospedale, che annunciano la chiusura anticipata, pressoché immediata, del Punto Nascita. Se la notizia fosse vera, preannuncerebbe un caso gravissimo di cattiva gestione sanitaria e più ancora di  mancanza di senso delle istituzioni. Nell’ultimo periodo a più riprese è stata fatta filtrare ad arte la notizia della chiusura del reparto attraverso i quotidiani, mentre le istituzioni sanitarie, dai luoghi deputati, tacciono. Vale la pena di sottolineare che simili metodi impiegati scientemente per spingere le persone a rassegnarsi finalmente ai tagli, lungi dall’essere degni delle istituzioni sanitarie di una Regione civile, si profilano più come mezzucci messi in campo da politicanti furbastri in perenne conflitto con gli utenti. Neppure una ferramenta oggigiorno viene chiusa con metodi tanto spicci, figuriamoci se possono essere accettati per sopprimere l’unico Punto Nascita dell’Alta Val di Cecina e dell’Alta Val d’Era. Sembrerebbe che il personale e gli utenti vengano tenuti in nessunissima considerazione da parte di questa Asl. E i tre anni di sperimentazione col dott. Srebot a quale scopo sono stati programmati e a cosa hanno portato?
Suona infine molto strano anche che il Sindaco Buselli cada dalle nuvole, perché Damone il 14 Maggio in un incontro pubblico annunciò che il tema Punto Nascita sarebbe stato discusso con i Sindaci nella seduta della scorsa settimana in Società della Salute. Dunque i casi sono due, o il direttore generale ha detto il vero e il Sindaco è perfettamente informato di quanto sta per accadere al Punto Nascita; oppure il Sindaco di Volterra nonché Presidente della Società della Salute viene trattato dai dirigenti della Asl 5 come un bambino, che all’atto di assumere le decisioni più importanti per l’ospedale si può tranquillamente mettere da parte. L'altra possibilità è che si tratti di un gioco delle parti, in cui gli attori recitano un copione noto, sapendo bene come deve andare a finire la commedia. In tutti casi, sempre se notizia della chiusura fosse fondata, non possiamo che sottolineare che ci troviamo di fronte all’inadeguatezza disarmante degli organi dirigenti della Asl 5 come pure dell’attuale Amministrazione Comunale.

Fabio Bernardini, Progetto Originario



La Nazione, 26 maggio 2011 

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