lunedì 9 maggio 2011

Buselli & c. rifiutano l’albo degli operatori economici


Consiglio Comunale del 28 aprile 2011. Alle 23.30 dopo 5 ore di discussioni, si arriva finalmente all’ultimo punto all’ordine del giorno presentato da Progetto Originario teso all’istituzione, mediante bando pubblico, di elenchi di ditte o professionisti a cui l’amministrazione avrebbe potuto affidare  a rotazione appalti di lavori, forniture, servizi o conferire incarichi. Un nostro cavallo di battaglia durante la campagna elettorale, un preciso impegno che ci eravamo presi davanti una sala del Cinema Centrale piena di medi e piccoli  imprenditori locali e di professionisti.  Dopo una mia breve esposizione del documento, dove indico quando ciò è possibile e le ragioni della richiesta, prende la parola il Sindaco. Inizia con un lungo e contorto discorso. Si richiama a non meglio precisate norme che avrebbero cambiato il quadro di riferimento e  non consentirebbero in nessun caso  l’istituzione di elenchi di operatori economici né l’applicazione del criterio di rotazione. Alla richiesta di Bernardini di indicare a quali norme si riferisse e come mai altri comuni facciano ricorso a questo strumento, il Sindaco si arrabbia, alza la voce. Non ha una risposta puntuale. Deve solo trovare giustificazioni per il suo no ad un impegno elettorale oggi sconfessato.
Arriva in suo soccorso l’Assessore Moschi. Facendo un pasticcio imbarazzante tra appalti sopra soglia e sotto soglia, da affidarsi direttamente o con gara, conclude che lui è già un esempio di trasparenza e che io chiederei l’istituzione dell’albo solo per farmi paladina della trasparenza e parità di trattamento.
Gli  ricordo che è talmente trasparente che quando eravamo colleghi,  non ha mai neppure informato la Giunta di un solo lavoro  affidato in appalto. Talmente trasparente che non mai chiesto agli uffici di fare una gara aperta laddove non fosse già un obbligo di legge seppure a fronte di importi consistenti. Quando gli è stata contestata la modalità di assunzione di talune decisioni, per schermarsi,  si è limitato a chiedere per scritto agli uffici  l’ovvio, ovvero di non infrangere la legge; come se un ufficio comunale avesse facoltà di fare il contrario.
Dopo tante battaglie pre-elettorali, siamo arrivati al dunque. Non si vogliono più promuovere gli strumenti di trasparenza ed equità promessi; adesso è sufficiente attenersi al minimo richiesto dalla legge, giusto perchè non possono fare diversamente.
Buselli e Moschi da tempo hanno iniziato lo smantellamento delle promesse elettorali. Lo hanno fatto con il voto favorevole anche di quelle persone che in altri tempi si sono distinte per coerenza ed onestà. Persone con cui ci siamo ritrovati quasi sempre insieme nelle tante battaglie interne all’amministrazione, alla ricerca di maggior trasparenza, coerenza e sensatezza. Adesso sono ridotte al silenzio, dentro un’amministrazione dove è ammessa una sola voce e un solo voto.

Sonia Guarneri, Progetto Originario

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