venerdì 28 gennaio 2011

QUELLI DELLA BOCCIOFILA di Silvia Sestini

Nelle ultime settimane il gruppo di Progetto Originario è uscito sulla stampa per discutere e avanzare proposte sui temi più significativi del momento: l’ospedale, i possibili tagli al reparto materno-infantile, la sentenza del TAR regionale relativa al progetto Solvay, gli scenari futuri per l’uso delle risorse acqua e sale, l’azienda Santa Chiara. Mentre noi cercavamo di approfondire questi temi, entrando nel merito delle principali questioni che interessano la nostra zona, la relitta lista civica non trovava niente di meglio da fare, invece, che sbraitarci contro. Articoli su articoli di critiche e attacchi mirati sia sui singoli sia all'intero gruppo. Spesso di livello infimo. Chiacchiere da bocciofila al posto dei ragionamenti che ci si aspetterebbe da una forza politica. Ma di quelle bocciofile dove il pettegolezzo impera. In omaggio alla famigerata “Politica del fare”, appunto. Evidentemente i problemi reali per i reduci della lista civica non esistono, mentre trovano interesse per la battaglia corpo a corpo contro chi ha idee diverse o un diverso senso delle istituzioni o una diversa coscienza etica. Vale la pena parlare di corpo a corpo, perché l’aggressione sguaiata portata attraverso la stampa al consigliere Cocucci è di quelle che si commentano da sole. Ma anche quando parlano di Progetto Originario i concetti che esprimono sono davvero di tutto rilievo e vale la pena soffermarcisi un attimo. In un notevole articolo della scorsa settimana (La Spalletta 22/1/2011, pag. 7 “Il controllo dall'interno”) di chiara ispirazione moschiana, la lista civica inveisce contro i consiglieri di Progetto Originario perché hanno dichiarato di voler appoggiare ancora la maggioranza. Ma per quale motivo inveire contro chi vuole continuare a fornirti suo appoggio? Semplice. Perché il controllo che potrebbero esercitare dall’interno preoccupa. Non solo preoccupa. Inquieta, non fa stare tranquilli, fa arrabbiare forte... stizzisce, perfino. Con una grazia istituzionale degna del miglior Trota, si accusano proprio papale papale i consiglieri di “Progetto” di voler fare le “spie”, di voler svolgere “un ruolo più adatto a chi, in tempo di guerra, si propone di creare scompiglio nelle file del nemico”. Parole testuali, giuro. Da notare che si sta parlando delle funzioni di indirizzo e di controllo che ciascun Consigliere Comunale non ha solo la facoltà di esercitare ma ne ha il preciso dovere, secondo quanto previsto dal Testo Unico (art. 42, 43 e 44 D.Lgs 267/2000). Andrebbe spiegato a quel che resta della lista civica che queste regole rappresentano l’Abc della democrazia. Evidentemente nessuno di loro ha mai studiato educazione civica a scuola e tanto meno dopo. Francamente il controllo che è possibile esercitare dall’aula del Consiglio Comunale, in definitiva, non è poi molto. Ma perfino quello sembra troppo: un’ingerenza senza pari. Questa insofferenza per le regole vi ricorda qualcuno? Pensateci su.
E poi perché tutta questa smania di governare in assenza di controllo? Se si rispetta la legge, se si seguono le norme, non c’è ragione di volersi nascondere. Forse c'è qualcosa che ci sfugge. Infatti, la domanda che riecheggiava da cima a fondo nell'articolo della lista civica della scorsa settimana era: ma perché non se ne vanno? Ma cosa aspettano a fare fagotto? Riferendosi a Progetto Originario, naturalmente. Tanto Antonella Bassini è stata acquisita almeno dalla scorsa estate, si potrebbe aggiungere. Nessuno ha informato gli elettori né della lista civica né del Popolo per Volterra, ma è così. In tutta evidenza. Via, ammettiamolo, c’è voluto poco! E' bastato seguire le orme dei nostri maggiori. L'onorevole Domenico Scilipoti non è un uomo, è un'ideale. Che trascende il tempo, il luogo e perfino il genere.
Non basta dunque che i nostri rappresentanti abbiano lasciato ogni incarico di Giunta. Anche l’esercizio delle loro funzioni di controllo in qualità di Consiglieri Comunali di maggioranza disturba. Chi disturba? Ma come chi? Quelli della bocciofila, naturalmente.
Ma se il fastidio arrecato a questa maggioranza dalla presenza dei nostri rappresentanti è troppo, chissà che non siano a breve accontentati. Tutti questi attacchi presto o tardi qualcosa provocheranno. In ogni caso, attenzione a fare bene i calcoli. L'ex assessore al bilancio, per sua stessa ammissione, è persona allergica ai numeri. I conti alla fine potrebbero non tornare.
 
Silvia Sestini, Progetto Originario

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