martedì 20 gennaio 2015

Occhio agli alberi......ovvero gli alberi ci guardano!



"Noi pensiamo sempre che gli alberi sono cose che si possono tagliare per fare legna... Dunque a questo albero ho messo gli occhi... Li ho messi per mio nipote, così che gli potevo spiegare che questo albero ha vita. Tutto ha diritto a vivere, anche quest'albero, e anche se un giorno andrà tagliato, perché altrimenti cadrà sulla casa, bisognerebbe almeno parlargli e chiedergli scusa" (Tiziano Terzani).


Con questa nostra iniziativa nel mettere gli occhi agli alberi vogliamo richiamare l’attenzione dei cittadini sull’importanza che ha il nostro verde urbano nel contesto della nostra città ed esprimere la nostra contrarietà sull’avvenuto abbattimento di molti alberi sani ad alto fusto, rei solo di non piacere all’attuale amministrazione comunale e sulla potatura selvaggia di arbusti e di grandi alberi, effettuata in maniera alquanto dilettantistica, senza alcun criterio e rispetto verso la pianta, sia dal punto di vista ornamentale, sia dal punto di vista della sua conservazione, della sua storia e del contesto in cui si trova.

Le nostre aree verdi urbane, i nostri grandi alberi, con la loro biodiversità vegetale e animale ad esse associate, oltre a giocare un ruolo importante nel paesaggio della nostra città e rendere più gradevole la nostra permanenza in città e quella dei nostri ospiti, i turisti, soddisfano importanti esigenze ricreative e sociali della vita dei cittadini, mitigano gli impatti prodotti dalla presenza di edifici e di infrastrutture e forniscono un importante effetto di protezione e di tutela del nostro fragile territorio.

Gli alberi, si sa, crescono molto lentamente. Durante la loro lunga esistenza accompagnano quella di diverse generazioni di cittadini.  Ed ogni grande albero ha la sua storia. Non c’è da stupirsi quindi che molte persone, come noi, siano seriamente preoccupate per quello che sta accadendo dentro le mura della nostra città e nella nostra periferia.  

Speriamo quindi che dopo questa ondata di proteste l’attuale amministrazione comunale faccia una seria riflessione sul suo modo di agire e cambi così il suo modus operandi sulla gestione e sulla manutenzione di questo bene comune, che ricordiamo è patrimonio di tutti noi, tramandato da generazioni e generazioni e per le generazioni a venire. Non riteniamo giusto che azioni così devastanti possano essere compiute a libero arbitrio da un’amministrazione di turno, soggetta quindi al gusto e ai capricci di pochi. Qualsiasi intervento, sia dalla messa a dimora di nuovi alberi, sia al modo in cui vengono potati, ma tanto più l’abbattimento dei grandi alberi influirà fortemente ed irrimediabilmente sul paesaggio cittadino.

Ad alto rischio sembrano essere purtroppo la maggior parte dei grandi alberi ad alto fusto che ornano la nostra città e la nostra periferia, perché considerati, aimè, non autoctoni, cioè non appartenenti alla flora selvatica del nostro territorio e rischiano quindi di essere sostituiti da giovani alberi autoctoni. Ma anche questi, abbiamo visto, non sono sicuri dall’azione del taglio e delle potature selvagge…

Con questo tipo di operato si lasciano indelebili segni ma anche un chiaro e non rassicurante messaggio sull’educazione delle nuove generazioni, ai bambini. Così si degrada un importante bene comune ad un qualcosa “usa e getta”, intercambiabile secondo il gusto dell’amministrazione di turno, dimenticando anche che l’albero è una creatura viva e in quanto tale da rispettare. E, per citare di nuovo il filosofo Terzani, “l’albero e tutto ciò che lo circonda fa parte come noi dello spettacolo della vita e deve essere trattato con amore”.

Progetto per Volterra




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