Chi
è mamma e lavora sa quali siano le difficoltà a conciliare gli
impegni familiari con quelli di lavoro. In particolare per chi non
può avere l’aiuto dei nonni, poiché a Volterra non può contare
in una sistemazione ai servizi di asilo nido prima che il bambino
abbia compiuto 18 mesi.
I
lavori per la realizzazione del nuovo asilo nido, previsto in
località L'Ortino, presso il capoluogo, hanno visto ultimare, poche
settimane fa, le fasi conclusive della procedura di gara e, sebbene
la previsione derivi da un'incerta progettazione, peraltro
accompagnata da una localizzazione non convincente, allo stato
attuale appare ormai sostanzialmente controproducente rimettere tutto
in discussione. In ogni caso il nuovo asilo potrà ospitare bambini
di età superiore ai 18 mesi.
La
lista Progetto per Volterra propone, dunque, un'idea che è stata
attuata in molti paesi europei, per prima in Germania, che permette
di fornire un servizio alle mamme che lavorano con bimbi molto
piccoli, di età inferiore all’anno e mezzo. Il progetto è detto
“Tagesmutter” ossia “madre di giorno” e prevede che una mamma
che già ha in casa bambini si occupi di altri piccoli che gli
vengono affidati in una sorta di nido domiciliare. La madre che ha la
responsabilità della casa-nido, deve essere idonea e quindi avere un
diploma di educatrice oppure aver frequentato un corso specifico. Il
Comune deve promuovere l’attività e predisporre un regolamento che
garantisca un servizio adeguato alle normative regionali. Questa
esperienza permette a coloro che devono lasciare i piccoli per
lavorare di ottenere anche contributi dalla Regione per pagare le
rette e permetterebbe alle madri che volessero intraprendere questa
attività di ricevere un piccolo stipendio per la custodia dei
piccoli. Inoltre affidare i bambini piccoli ad un nido domiciliare
diminuisce le ansie di genitori e dei figli rendendo meno traumatico
il distacco, poiché l’ambiente familiare di un appartamento ed il
piccolo numero di compagni permette al bambino di essere più seguito
e di avere figure di riferimento costanti.
Questa
idea è una piccolissima parte del progetto di “Volterra, città
intelligente” (Smart City), che tende ad utilizzare le proprie
risorse, anche umane, per il miglioramento
della vita delle persone. Alla lista civica che ci ha accusato di
aver copiato il concetto di Smart City, rispondiamo che non abbiamo
mai detto di aver inventato l’acqua calda. Certamente questa non è
un'idea nostra perché, come abbiamo spiegato più volte, fa parte
degli indirizzi della Unione Europea per il quinquennio 2014-2019. Ci
sembra logico, visto che vogliamo realizzare progetti che abbiano
speranza di accesso ai finanziamenti europei. Anche perché sappiamo
bene che tirare la giacca dei ministri o al presidente di regione
funziona solo in occasione delle catastrofi di rilievo nazionale,
mentre tutto il resto è solo campagna elettorale.
Irene
Nesi Lista Progetto per Volterra
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