giovedì 22 maggio 2014

Lavorare insieme: una scelta conveniente

Il programma politico di Progetto Per Volterra è orientato con convinzione al potenziamento delle politiche di zona. Sia chiaro che per politiche di zona non intendiamo affatto quello di cui parla impropriamente Buselli, citando i suoi protocolli e altri documenti di intenti o di protesta sottoscritti dal nostro e da altri comuni in speciali occasioni.
Fare politiche di zona per noi vuol dire organizzare stabilmente la macchina comunale ed in particolare i servizi al cittadino insieme agli altri comuni, condividendo le risorse umane ed economiche di ciascuno per realizzare economie di scala, “liberando” risorse per nuovi investimenti.
Il principio di fondo è intuitivo: perché i cinque piccoli Comuni dell'Alta Val di Cecina dovrebbero mantenere un ufficio ciascuno addetto a compilare le buste paga del personale, quando un solo ufficio potrebbe agevolmente occuparsene per tutti? Con le nuove disposizioni, per ogni cinque dipendenti che vanno in pensione i Comuni ne possono sostituire soltanto uno, con la conseguenza già in atto di una forte perdita di competenze e di risorse umane.
Accorpare le funzioni, a fronte dei tagli pesantissimi a cui ci sottopone lo Stato, più che una scelta è ormai una necessità, tanto più che i pochi incentivi economici rimasti vengono riservati a chi ha intrapreso il cammino virtuoso delle Unioni dei Comuni e delle associazioni di funzioni.
Un’altra ragione per la quale fare sistema con gli altri comuni diventa vitale è di tipo politico. E' da tempo in atto da parte della Regione la tendenza a riorganizzare i servizi principali per aree di riferimento molto estese: l'Area Vasta in Sanità, gli Ambiti Territoriali Ottimali per i servizi idrici e per la raccolta-smaltimento dei rifiuti, per i trasporti pubblici, ecc.. Si tratta di entità disegnate su scala interprovinciale in cui un Comune di circa 11 mila abitanti, come il nostro, detiene uno scarsissimo peso politico. In queste sedi i piccoli Comuni rischiano di non trovare quasi mai risposte appropriate alle proprie esigenze, a meno che non imparino a fare sistema con i Comuni limitrofi e territorialmente omogenei, per poter rappresentare le istanze della zona con una voce sola.
Ma c’è una tendenza generale a “premiare” chi lavora insieme che non si può ignorare.
Persino leggendo le linee programmatiche europee, tese a indirizzare i finanziamenti su azioni “intelligenti” e“virtuose” delle amministrazioni, troviamo che i progetti con maggiori probabilità di successo sono quelli che coinvolgono più soggetti in grado di collaborare tra loro. Noi puntiamo con forza ad intercettare i fondi UE, ma per ricevere i finanziamenti occorre comprendere bene i meccanismi europei. L'Italia nel 2013 ha preso soltanto il 40% dei fondi a cui poteva avere accesso, a causa della scarsa competenza dei nostri amministratori e della loro incapacità a mettersi insieme. Come a dire che il presupposto per poter parlare di reali progetti di città “intelligente”, del futuro, è saper lavorare in squadra con gli altri.


Progetto Per Volterra, Sonia Guarneri Sindaco

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