sabato 5 aprile 2014

Raccolta differenziata ai minimi storici


Giunge in questi giorni notizia del fatto che il Comune di Volterra è stato di nuovo costretto a pagare tasse aggiuntive alla Regione per la scarsa percentuale raggiunta di raccolta differenziata. Siamo al 33,73% pro capite, a fronte di una produzione complessiva di rifiuti urbani di 591,8Kg per abitante all'anno. Il tributo addizionale che è stato imposto dalla Regione al Comune per la bassa percentuale di differenziata nel 2014 è di 25.000 euro. Ma non è tanto la spesa aggiuntiva a preoccupare, quanto i presupposti che stanno dietro a questo poco esaltante risultato. Infatti, questo significa che l'amministrazione non crede, non investe o investe male sul proprio ambiente, sulla sostenibilità dei processi, su una maggiore educazione dei cittadini e delle giovani generazioni.
Nel 2010 nel Comune di Volterra era stato toccato il record del 50% di raccolta differenziata; dopodiché i risultati sono calati progressivamente fino a raggiungere il 33% attuale. Uno score lontanissimo da quello del primo Comune della provincia, San Giuliano Terme, che vanta l'83% di raccolta differenziata raggiunta. Molta raccolta differenziata significa pochi rifiuti da gettare in discarica, quindi maggiore durabilità degli impianti esistenti e in definitiva minori impatti per l'ambiente.
I dati attuali sulla raccolta rifiuti nel Comune di Volterra se incrociati con l'abbandono di altri progetti sostenibili, tipo l'installazione dei pannelli solari a servizio della piscina comunale, fotografano la mentalità di un'amministrazione che dall'inizio del 2011, data di uscita di Progetto Originario dalla maggioranza, ha pesantemente trascurato le politiche ambientali. Che non consentono plateali inaugurazioni con tagli di nastri e fanfare, ma avrebbero prodotto benefici durevoli per tutti noi e per le generazioni che verranno.


Progetto Originario

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