sabato 22 marzo 2014

Pace per un anno

Appresa la notizia che la domanda di mantenimento del giudice di pace di Volterra risulta tra le 285 istanze (su 297) accolte dal Ministero della Giustizia, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la permanenza del servizio giustizia sul nostro territorio, per il quale abbiamo dato il nostro contributo con il voto favorevole in entrambe le sedute consiliari in cui è stato trattato l’argomento. Pensiamo, infatti, che per le sue caratteristiche di ufficio giudiziario preposto agli affari minori, la presenza diffusa dei giudici di pace sia da difendere. La sua soppressione per l’Alta Val di Cecina avrebbe significato privare i cittadini di un interlocutore immediato e avrebbe comportato un notevole disagio per gli spostamenti verso uffici lontani, con costi elevati e dispendio di tempo per l'utenza. Senza contare la funzione conciliativa attribuita al giudice di pace, in chiara chiave deflattiva del carico giudiziario. Occorre tuttavia tenere presenti due aspetti che in genere vengono trascurati. Il primo è che il Ministero, come voluto dalla legge, ha concesso la permanenza dell'ufficio sul territorio a patto che i comuni si facessero integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo, disponendo che rimangano a carico dell’amministrazione della giustizia unicamente i compensi dovuti ai magistrati onorari e le spese per la formazione iniziale del personale amministrativo fornito dall’ente locale. Di fatto scaricando sui già martoriati Comuni un altro costo per il mantenimento di un servizio, che apparterebbe per competenza allo Stato. Né è stato previsto il trasferimento supplementare di risorse che vada almeno in parte in aiuto ai comuni, che quindi dovranno reperire le risorse necessarie a danno di altri servizi oppure aumentando il carico fiscale.
Il secondo aspetto da evidenziare è che la permanenza del servizio è garantita solo per un anno. Dunque resta tutta da verificare la capacità/disponibilità futura da parte dei quattro Comuni della Alta Val di Cecina di sostenere in misura permanente i costi del servizio, che immaginiamo sarà subordinata alla verifica della spesa effettiva accertata e all'impatto sui bilanci comunali, falcidiati sempre di più dal taglio dei trasferimenti erariali. Dunque tiriamo pure un mezzo sospiro di sollievo per il mantenimento temporaneo del giudice di pace, ma rimandiamo festeggiamenti e brindisi a quando verrà fatta maggiore chiarezza sulla disponibilità effettiva delle risorse necessarie a stabilizzare il servizio.


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