Appresa
la notizia che la domanda di mantenimento del giudice di pace di
Volterra risulta tra le 285 istanze (su 297) accolte dal Ministero
della Giustizia, esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per la
permanenza del servizio giustizia sul nostro territorio, per il quale
abbiamo dato il nostro contributo con il voto favorevole in entrambe
le sedute consiliari in cui è stato trattato l’argomento.
Pensiamo, infatti, che per le sue caratteristiche di ufficio
giudiziario preposto agli affari minori, la presenza diffusa dei
giudici di pace sia da difendere. La sua soppressione per l’Alta
Val di Cecina avrebbe significato privare i cittadini di
un interlocutore immediato e avrebbe comportato un notevole disagio
per gli spostamenti verso uffici lontani, con costi elevati e
dispendio di tempo per l'utenza. Senza contare la funzione
conciliativa attribuita al giudice di pace, in chiara chiave
deflattiva del carico giudiziario. Occorre
tuttavia tenere presenti due aspetti che in genere vengono
trascurati. Il primo è che il Ministero, come voluto dalla legge, ha
concesso la permanenza dell'ufficio sul territorio a patto che i
comuni si facessero integralmente carico delle spese di
funzionamento e di erogazione del servizio giustizia nelle relative
sedi, nonché del fabbisogno del personale amministrativo, disponendo
che rimangano a carico dell’amministrazione della giustizia
unicamente i compensi dovuti ai magistrati onorari e le spese per la
formazione iniziale del personale amministrativo fornito dall’ente
locale. Di fatto scaricando sui già martoriati Comuni un altro costo
per il mantenimento di un servizio, che apparterebbe per competenza
allo Stato. Né è stato previsto il trasferimento supplementare di
risorse che vada almeno in parte in aiuto ai comuni, che quindi
dovranno reperire le risorse necessarie a danno di altri servizi
oppure aumentando il carico fiscale.
Il
secondo aspetto da evidenziare è che la permanenza del servizio è
garantita solo per un anno. Dunque resta tutta da verificare la
capacità/disponibilità futura da parte dei quattro Comuni della
Alta Val di Cecina di sostenere in misura permanente i costi del
servizio, che immaginiamo sarà subordinata alla verifica della spesa
effettiva accertata e all'impatto sui bilanci comunali, falcidiati
sempre di più dal taglio dei trasferimenti erariali. Dunque tiriamo
pure un mezzo sospiro di sollievo per il mantenimento temporaneo del
giudice di pace, ma rimandiamo festeggiamenti e brindisi a quando
verrà fatta maggiore chiarezza sulla disponibilità effettiva delle
risorse necessarie a stabilizzare il servizio.
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