All'attenzione dello scorso Consiglio
Comunale sono stati presentati 2 milioni di euro circa di debiti fuori bilancio
per fare fronte agli interventi di messa in sicurezza conseguenti al crollo
delle mura di Piazza dei Fornelli e altre frane minori su alcune (non tutte)
strade secondarie. Veniva richiesto al Consiglio di avallare una serie di spese
per appalti di lavori, ovviamente già iniziati, poiché in virtù della somma
urgenza sono stati affidati in deroga alle procedure di gara. Fin qui tutto
bene.
Purtroppo alla nostra attenzione è
arrivato solo un decalogo molto sommario di prezzi e di soggetti beneficiari,
sulla base del quale avremmo dovuto esprimere un giudizio di congruità circa la
spesa per gli interventi. Diciamo che ci veniva chiesto un voto sulla fiducia.
La discussione ci ha riportato indietro
di 4 anni, quando alcuni di noi facevano parte della Giunta Buselli. Oggi come
allora il sindaco ha tirato fuori la questione dell'urgenza. Non c’era tempo di
far vedere la documentazione, né di fare troppe domande, figuriamoci di
convocare una specifica commissione bilancio che fosse messa in condizione di
controllare i criteri di scelta e adeguatezza dei costi previsti. E' vero che
il ripristino di alcune frane è questione urgente e prioritaria, ma la mancanza
di approfondimento è per lo più dovuta ad una precisa responsabilità del
sindaco, il quale ha convocato il Consiglio Comunale l’ultimo giorno utile
previsto dalla legge per la ratifica dell'atto. Al quel punto ogni ulteriore
iniziativa di approfondimento prima del voto è divenuta impossibile.
Questo atteggiamento ci ha costretti ad
un voto di astensione che francamente avremmo preferito evitare. Ovviamente la
nostra posizione potrebbe essere attaccata dalla lista civica o dai soliti
Amici del bar. Non ci meraviglierebbe risentire le solite frasi tipiche di chi
non sa rispondere nel merito: non sono mai d’accordo, non si vogliono assumere
responsabilità e idiozie simili. In verità sono anni che chiediamo un uso rigoroso
delle risorse e un atteggiamento più serio e trasparente quando si tratta di
spendere i soldi pubblici. Non perché ci diverta fare i pignoli, ma perché
dall'uso rigoroso dei soldi pubblici, ancora di più quando effettuato in deroga
alle procedure di gara, passa il vero salto di qualità di cui le
amministrazioni hanno bisogno. Tanto più che è la legge a richiedere che gli
atti siano accompagnati da una maggiore trasparenza sulle voci di spesa, in
caso di eccezionale urgenza, quando per necessità di tempo vengono semplificate
al massimo le procedure. Non costa niente e costituisce una garanzia che le
risorse siano ben spese, senza sprechi.
Non ci voleva molto. Sarebbe bastato
corredare le delibere da votare con la documentazione che consentisse di individuare
con precisione i singoli casi e i requisiti delle spese in questione, in un'ottica di efficienza,
efficacia e buona amministrazione. Né più
né meno quanto richiesto dalla Corte dei Conti per procedure di questa
natura.Il rischio, infatti, che somme così ingenti si disperdano in mille
rivoli è tutt’altro che remoto. Basti leggere un po’ le pagine di cronaca sui
giornali per averne la riprova. E’ facile dire che si vuole bene alla città,
votando ad occhi chiusi. In fondo è il solito modo di amministrare, quello che
tralascia volentieri ogni controllo efficace. Più difficile, se si richiede
tempestività senza dimenticare il necessario rigore.
Progetto Originario - Il gruppo consiliare
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