Già da
qualche settimana l’associazione Difendiamo l’ospedale rivolge pesanti attacchi
a mezzo stampa al gruppo di Progetto Originario. A parte i già diffusi articoli
al vetriolo della nonna partecipativa nei confronti di Bernardini, a scatenare
l’astio dell’associazione verso Progetto Originario sembra sia stata la nostra
proposta di far rientrare il comparto delle riabilitazioni (S.p.A.) all’interno
dell’ambito ASL (sanità pubblica). Abbiamo già a più riprese spiegato che
l’operazione da noi proposta, portando i posti letto del nostro ospedale dagli
attuali 55 a quasi 200, ha lo scopo di difendere il nostro ospedale da
provvedimenti legislativi del governo finalizzati alla soppressione dei
cosiddetti “piccoli ospedali” (quelli al di sotto dei 100 posti letto).
L’Associazione Difendiamo l’ospedale, capeggiata dalla nonna partecipativa e
dagli ex SOS-sini, invece, punta il dito sull’accorpamento Auxilium-ASL5 con la
semplicista equazione accorpamento uguale taglio. Ma ancor prima di argomentare
le proprie posizioni nel merito, l’associazione si scaglia su Progetto
Originario, reo, a suo giudizio, di aver elaborato questa proposta per
accaparrarsi un accordo elettorale con il PD. E’ di pubblico dominio la
posizione di Progetto Originario rispetto alla difesa dell’ospedale. Vogliamo
ricordare all’associazione, solo a titolo di esempio, che in occasione
dell’approvazione del famigerato Protocollo d’intesa sulle politiche sanitarie,
stilato a quattro mani da Buselli e Damone, mentre Progetto Originario votò
contro, la lista civica di Buselli approvò il documento in perfetto accordo col
Pd. Ed abbiamo visto quali siano stati i risultati del tanto atteso accordo
salva ospedale! Accorpamento di Cardiologia a Medicina, soppressione
dell’intero reparto Materno-Infantile, Chirurgia ridotta al limite
dell’operatività... ma su questo l’associazione non ha mai avuto nulla a che
ridire. Il livore con cui l’associazione attacca Progetto Originario ci fa
pensare che la vera ragione di risentimento verso il nostro gruppo derivi,
piuttosto che da questioni legate alla sanità, dalla notizia della possibilità
della formazione di una coalizione di centro-sinistra in competizione con la
lista civica UPV per le prossime amministrative e dell’annuncio della candidatura
di Sonia Guarneri. Consigliamo all’associazione di limitarsi alle finalità
dell’associazione e di analizzare non solo l’operato delle opposizioni, ma
anche quello dell’amministrazione comunale nei confronti della sanità. Oppure
si decida a gettare la maschera e a
costituirsi in un gruppo politico di appoggio alla lista civica, nel caso
preferisse dedicarsi a questa attività piuttosto che alla difesa dell’ospedale.
Progetto Originario
Nessun commento:
Posta un commento