Domenico Ghirlandaio |
Col voto congiunto di Uniti per Volterra e Bassini
all'ultimo Consiglio Comunale la maggioranza si è rifiutata di impegnare il
Sindaco e la Giunta “a realizzare gli interventi necessari
all'impermeabilizzazione degli gli infissi di palazzo Minucci Solaini e di ogni altro
intervento utile ad impedire ulteriori infiltrazioni all'interno dello stabile,
in modo tale da garantire la piena sicurezza delle opere custodite nella
Pinacoteca Comunale”. La mozione è stata proposta dal consigliere di Progetto
Originario, Bernardini, a seguito della risposta fornita dal Sindaco
all'interpellanza presentata dallo stesso consigliere dopo gli episodi di
abbondanti infiltrazioni d'acqua piovana nelle sale del palazzo nei giorni 10
settembre e 24 ottobre. La maggioranza ha deciso di bocciarla, senza neppure
tentare di intavolare una mediazione sul testo. In fondo questo è ormai lo
stile costante dei buselliani: qualunque proposta venga da parte delle
opposizioni dev'essere rifiutata. In omaggio all'idea squisitamente populistica
che vede qualsiasi concessione fornita alle minoranze come dimostrazione di
debolezza e soprattutto l'occasione di appannamento della propria immagine. Quell'immagine
che va continuamente corroborata con frequenti annunci shock a mezzo stampa ad
uso e consumo dei creduloni: la nuova SR 68 imminente, l'ospedale “salvato” dal
protocollo firmato dal Sindaco, l'arrivo dell'Ospedale Psichiatrico Giudiziario
al S. Chiara, l'annuncio della farmacia comunale in borgo S. Giusto, le case
popolari presso via Trento e Trieste, etc. etc..
Dopo il voto dello scorso anno col quale le stesse forze
politiche si rifiutarono d'innalzare da zero alla misera somma di 5000€ il fondo
per l'acquisto di nuovi libri per la biblioteca comunale, l'ultima prova di
ostentato disinteresse verso i beni culturali della città suona quasi come una
provocazione. Una provocazione o uno schiaffo affibbiato alla tradizionale
vocazione culturale di Volterra e quindi della sua storia. Un atto che cozza
fragorosamente con l'impegno, tante volte sbandierato dall'amministrazione, di
voler proiettare la città nel circuito del patrimonio dell'Unesco. Come potrebbe l'Unesco prendere sul serio
l'impegno di un Comune che per primo trascura il proprio patrimonio culturale,
anche di fronte ad impegni economici di minima entità, come le poche migliaia
di euro necessarie per sostituire alcuni decrepiti infissi del palazzo Minucci
Solaini?
Il nuovo niet della maggioranza in Consiglio suscita
costernazione, perché le violente piogge con cui si è annunciata la stagione
rigida sollevano preoccupazioni per lo stato delle opere conservate nella
pinacoteca, per le eventuali interruzioni nella fruibilità del museo e anche
per le condizioni del paramento murario di uno dei principali palazzi storici
del centro. Sarebbe bastato rinunciare a pochi lampioncini o a qualche metro di
marciapiede spalmato di ghiaino per mettere tutto questo al sicuro. Ma
evidentemente le priorità di questa amministrazione risiedono in simili
addobbi, mentre pinacoteca e biblioteca non assicurano sufficiente visibilità
ai reggenti di Palazzo dei Priori.
Progetto Originario
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