Palazzo Minucci Solaini |
I
ripetuti episodi di abbondanti infiltrazioni d'acqua nei locali della
Pinacoteca Comunale hanno suscitato una giusta preoccupazione in
città per lo stato di conservazione delle opere d'arte ivi
custodite. Dopo i forti scrosci avvenuti prima nella notte tra il 9 e
il 10 settembre e poi durante la bomba d'acqua del 24 ottobre, è
sicuramente aumentato il timore che l'intensificarsi dei fenomeni
meteorologici estremi possa aggravare le ripercussioni sulle tavole e
sulle altre opere in materiali naturali esposte in Pinacoteca. Il
rischio finora solo temuto pare essere molto concreto, se anche un
funzionario del comune si è sentito in dovere di segnalarlo dalle
pagine de Il Tirreno del 2 ottobre 2013. In quelle dichiarazioni
rilasciate dal tecnico comunale veniva sottolineato il problema delle
infiltrazioni della pioggia attraverso gli infissi delle finestre che
da tempo affligge palazzo Minucci Solaini, sede della Pinacoteca, in
entità tale che “nel giro di un paio di anni potrebbero rischiare
di rovinarsi tutti i capolavori che contiene il nostro museo”. A
seguito di questi fatti, il 2 ottobre il consigliere Bernardini
presentò un'interpellanza al sindaco per chiedere chiarimenti sul
reale stato delle cose. In quegli stessi giorni leggemmo sulla stampa
locale anche di un sopralluogo eseguito sul palazzo di tecnici della
Soprintendenza, di cui però ignoriamo ancora gli esiti. La risposta
all'interpellanza del consigliere Bernardini diramata dal sindaco in
data 8 novembre non reca messaggi che autorizzino l'ottimismo.
Infatti, nel documento si legge che finora degli episodi
d'infiltrazione d'acqua avvenuti nei locali della Pinacoteca si è
perso praticamente il conto; infatti, al primo punto, si legge: “Non
è possibile quantizzare le segnalazioni all'Ufficio Tecnico (di
detti eventi), poiché si è trattato di comunicazioni telefoniche”.
La risposta chiarisce che il problema in effetti è quello già
denunciato in più occasioni dai dipendenti comunali, laddove si
afferma che: “l'acqua passa attraverso le fessure delle finestre,
che non sono dotate di telaio, quando piove a vento o con violenza”.
Ciò che appare sorprendente è la modesta entità economica degli
interventi di sistemazione degli infissi del palazzo che, stando
ancora alla risposta del sindaco, sono stati stimati dagli uffici
comunali: “circa € 12.500”. Evidentemente, si tratta di una
somma alla portata del Comune di Volterra, che però finora ha scelto
di spendere in interventi di maggiore visibilità - vedi i numerosi
lampioncini di tutte le fogge, disseminati un po' ovunque in questi
anni - piuttosto che per la maggior sicurezza delle opere conservate
nel palazzo di via Sarti. Alla luce delle informazioni prodotte dal
sindaco, il gruppo consiliare di Progetto Originario ha deciso di
presentare una mozione nel Consiglio Comunale del 22 novembre, con la
quale impegnare il sindaco e la Giunta a far eseguire i lavori
necessari ad evitare il ripetersi di ulteriori fenomeni
d'infiltrazione che potrebbero risultare dannosi per i dipinti, gli
arazzi e gli altri beni artistici della Pinacoteca patrimonio della città.
Nei prossimi giorni daremo conto dell'esito della discussione in
Consiglio e del voto finale sulla nostra proposta.
Il
gruppo consiliare di Progetto Originario
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