venerdì 22 novembre 2013

Il dovere di conservare le opere della Pinacoteca

Palazzo Minucci Solaini
I ripetuti episodi di abbondanti infiltrazioni d'acqua nei locali della Pinacoteca Comunale hanno suscitato una giusta preoccupazione in città per lo stato di conservazione delle opere d'arte ivi custodite. Dopo i forti scrosci avvenuti prima nella notte tra il 9 e il 10 settembre e poi durante la bomba d'acqua del 24 ottobre, è sicuramente aumentato il timore che l'intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi possa aggravare le ripercussioni sulle tavole e sulle altre opere in materiali naturali esposte in Pinacoteca. Il rischio finora solo temuto pare essere molto concreto, se anche un funzionario del comune si è sentito in dovere di segnalarlo dalle pagine de Il Tirreno del 2 ottobre 2013. In quelle dichiarazioni rilasciate dal tecnico comunale veniva sottolineato il problema delle infiltrazioni della pioggia attraverso gli infissi delle finestre che da tempo affligge palazzo Minucci Solaini, sede della Pinacoteca, in entità tale che “nel giro di un paio di anni potrebbero rischiare di rovinarsi tutti i capolavori che contiene il nostro museo”. A seguito di questi fatti, il 2 ottobre il consigliere Bernardini presentò un'interpellanza al sindaco per chiedere chiarimenti sul reale stato delle cose. In quegli stessi giorni leggemmo sulla stampa locale anche di un sopralluogo eseguito sul palazzo di tecnici della Soprintendenza, di cui però ignoriamo ancora gli esiti. La risposta all'interpellanza del consigliere Bernardini diramata dal sindaco in data 8 novembre non reca messaggi che autorizzino l'ottimismo. Infatti, nel documento si legge che finora degli episodi d'infiltrazione d'acqua avvenuti nei locali della Pinacoteca si è perso praticamente il conto; infatti, al primo punto, si legge: “Non è possibile quantizzare le segnalazioni all'Ufficio Tecnico (di detti eventi), poiché si è trattato di comunicazioni telefoniche”. La risposta chiarisce che il problema in effetti è quello già denunciato in più occasioni dai dipendenti comunali, laddove si afferma che: “l'acqua passa attraverso le fessure delle finestre, che non sono dotate di telaio, quando piove a vento o con violenza”. Ciò che appare sorprendente è la modesta entità economica degli interventi di sistemazione degli infissi del palazzo che, stando ancora alla risposta del sindaco, sono stati stimati dagli uffici comunali: “circa € 12.500”. Evidentemente, si tratta di una somma alla portata del Comune di Volterra, che però finora ha scelto di spendere in interventi di maggiore visibilità - vedi i numerosi lampioncini di tutte le fogge, disseminati un po' ovunque in questi anni - piuttosto che per la maggior sicurezza delle opere conservate nel palazzo di via Sarti. Alla luce delle informazioni prodotte dal sindaco, il gruppo consiliare di Progetto Originario ha deciso di presentare una mozione nel Consiglio Comunale del 22 novembre, con la quale impegnare il sindaco e la Giunta a far eseguire i lavori necessari ad evitare il ripetersi di ulteriori fenomeni d'infiltrazione che potrebbero risultare dannosi per i dipinti, gli arazzi e gli altri beni artistici della Pinacoteca patrimonio della città. Nei prossimi giorni daremo conto dell'esito della discussione in Consiglio e del voto finale sulla nostra proposta.


                                                                                            Il gruppo consiliare di Progetto Originario

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