La Scuola di Villamagna |
Alla
fine della scorsa settimana è stata chiusa all’improvviso per
ragioni di sicurezza la scuola di Villamagna. La ragione fino ad
adesso non è ancora del tutto chiara. I tre provvedimenti emanati
dal sindaco Buselli nei giorni 24 e 26 ottobre, disponevano la
chiusura della scuola alluvionata di Saline assieme a quella di
Villamagna che ospita la scuola dell’infanzia (asilo) e la primaria
(le elementari). In un incontro convocato di urgenza con i genitori
di Villamagna venerdì 25 ottobre, sindaco e vicesindaco hanno
sostenuto che la scuola è ospitata in un edificio vecchio e fragile,
quindi che la recente alluvione avrebbe messo in allarme le autorità
cittadine sulle sue capacità di tenuta. Per capire meglio lo stato
di salute dell’edificio avrebbero richiesto urgentemente una
perizia tecnica di un consulente esterno, che avrebbe impiegato
almeno un paio di giorni, dopodiché la situazione sarebbe stata
aggiornata. Nei giorni successivi, tra gli abitanti della frazione, è
trapelata la voce della presenza di una brutta crepa, che da tempo
sarebbe comparsa sui muri della scuola, la cui evoluzione avrebbe
messo in allarme le maestre. Al momento in cui scriviamo non sappiamo
se questa versione dei fatti sia stata confermata in via ufficiale,
né abbiamo avuto riscontri degli esiti della perizia ingegneristica
sull’edificio. Certamente, per giustificare la chiusura urgente (e
speriamo temporanea) della scuola di Villamagna, ci sembra molto più
convincente l’ipotesi di un problema strutturale rispetto
all’episodio alluvione, che in quella frazione, a differenza di
Saline, non ha avuto conseguenze sugli edifici. I danni per alluvione
nella zona di Villamagna, infatti, si sono avuti nelle campagne, in
particolare lungo il corso dell’Era e lungo i suoi affluenti.
E’
probabile che le caratteristiche strutturali di questa scuola la
rendano particolarmente vulnerabile, specialmente in caso di eventi
sismici, tanto che in uno degli ultimi consigli comunali la
consigliera Guarneri, proprio per stimolare la messa o norma della
struttura, segnalò la presenza di un bando regionale in scadenza,
appositamente predisposto per il consolidamento degli edifici
scolastici in funzione antisismica. Temiamo, però, che quel treno
sia andato perso, perché i tempi serrati su cui corrono i bandi
regionali, richiedono alle amministrazioni una buona dose di
previdenza: in pratica, bisognerebbe che gli uffici tecnici comunali
predisponessero almeno i progetti preliminari degli interventi più
urgenti, in modo tale da poterli presentare nel giro di poche
settimane per concorrere ai bandi. Stando alle parole dell’assessore
Silvi, il progetto per il consolidamento della scuola di Villamagna a
settembre non era stato predisposto, o meglio il tema non è stato
mai stato neppure affrontato. Infatti, il Piano triennale delle opere
pubbliche, nelle numerose versioni in cui è stato presentato in
questi ultimi anni, non lo ha mai contemplato.
Ci
sembra, invece, più evanescente la strada che il sindaco sembrerebbe
intenzionato a percorrere, vale a dire quella di reperire
finanziamenti per questa scuola nell’ambito degli interventi di
protezione civile collegati all’evento alluvionale dei giorni
scorsi. Quei fondi straordinari hanno per precisa destinazione, i
danni da alluvione, che sono stati ingenti in molte parti della
Regione, tanto che alla fine risulteranno insufficienti rispetto alle
più strette esigenze.
Data
la scarsità delle informazioni che arrivano dal Comune, ancora non
sappiamo se la chiusura sarà breve o potrà protrarsi a lungo. In
questo secondo caso, ci auguriamo che venga messa a punto a breve una
soluzione alternativa, in loco, che possa ospitare almeno i bambini
della scuola materna, che ci risultano in buon numero. Si tratta di
bambini troppo piccoli per essere catapultati di punto in bianco a
Volterra o altrove, mentre pare che con pochi accorgimenti alcuni
vicini locali (quelli della parrocchia o dell’Arci, per esempio)
potrebbero svolgere provvisoriamente la funzione di soluzione
tampone.
Progetto
Originario
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