sabato 19 ottobre 2013

Il cinema muto

Martedì scorso una scoppiettante locandina de Il Tirreno annunciava la riapertura del cinema, lanciando l’iniziativa dei biglietti scontati per famiglie – sottolineando - anche quelle di tipo “non tradizionale”. Ci siamo detti, finalmente una bella notizia! Siamo già oltre la metà di ottobre per cui l’apertura del cinema si è già fatta attendere più del dovuto, ma pazienza. Aprendo il giornale, però, abbiamo trovato una sorpresa: in effetti la bella notizia c’è, ma avevamo sbagliato nell’immaginare che si trattasse del cinema Centrale. Il cinema in questione, invece, è il Florentia di Larderello, per la gioia delle famiglie e dei cinefili di Pomarance e delle frazioni. A Volterra, invece, il cinema continua ad rimanere sprangato. Almeno per adesso è così, e all’orizzonte non si scorgono segnali di una pronta riapertura.
E’ chiaro che attualmente non è facile gestire un cinema tradizionale. Una struttura come quella del Centrale presenta una serie rilevante di costi fissi con la quale occorre fare i conti dato che, c’è da immaginare, gli incassi su cui si può contare non sono certo abbondanti. Infatti, negli anni recenti si è fatta stringente la concorrenza di molti altri media (televisione via satellite e via cavo, internet, dvd, ecc.) che hanno moltissima presa sulle giovani generazioni e soprattutto risultano più economici, anche se per molti di noi sono infinitamente meno fascinosi. Inoltre il lungo periodo di crisi ha investito gran parte delle famiglie, costringendo certamente tante persone al contenimento delle spese voluttuarie, come appunto il cinema e molti svaghi in generale. 
D’altra parte, ci è parso che il Consorzio Turistico in questi due anni di gestione abbia provato nuove vie per incrementare gli incassi, come per esempio, inserendo in cartello gli appuntamenti della stagione lirica proiettati in sala. Ma è quasi impossibile per il Consorzio da solo far fronte a un trend generale che porta alla chiusura anche di alcuni multisala in centri molto più affollati di Volterra. O meglio, temiamo che il sostegno del cinema sia divenuto quasi impossibile per il Consorzio dal momento in cui a quest’ultimo è stata sottratta la gestione del parcheggio della ex Stazione. Immaginiamo che l’equilibrio economico del Consorzio potesse sorreggere il peso del cinema, finché poteva disporre almeno di una parte degli introiti ricavati dalla gestione di quel parcheggio stagionale. E in effetti, fu nel periodo in cui ancora poteva contare su tale risorsa, che il Consorzio Turistico accettò di farsi carico della gestione del Centrale, dopo molte insistenze del sindaco. Per cui, quando l’amministrazione Buselli decise di togliere al Consorzio la gestione del parcheggio sferrandogli un vero e proprio colpo basso, era consapevole di togliere carburante alla macchina a cui aveva affidato il sostegno dell’unico cinema cittadino. Una struttura le cui le difficoltà a far quadrare i conti erano ben note a tutti. Dunque, alle attuali condizioni crediamo che per mantenere in vita il cinema a Volterra serva un impegno più diretto e sicuramente più convinto da parte del Comune. Altrimenti c’è il rischio che anche questa realtà, che non è solo di svago ma mantiene anche un innegabile profilo culturale, vada a spegnersi definitivamente. A riprova della scarsa attenzione ricevuta ultimamente da quasi tutte le istituzioni culturali cittadine.
Per non abbattere troppo il morale dei cinefili concludiamo con una buona notizia. Chi volesse apprezzare il nuovo film di Sorrentino, “La grande bellezza”, può ancora farlo progettando una gita domenicale a Larderello, dove la pellicola è in programmazione proprio in questi giorni.


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