Rosso Fiorentino |
Giovedì 24 ottobre, la mattinata è
cominciata male. Molti volterrani si sono risvegliati con acqua alle caviglie:
infatti, molti piani terra e cantine erano allagati dalla violenta pioggia
caduta nottetempo. A Saline la situazione era gravissima: le foto circolate su
internet testimoniavano l’allagamento del parcheggio sotto alla stazione di
benzina e della vicina scuola.
A breve distanza di tempo dagli
allagamenti di Era e Cecina, un nuovo temporale ha rovesciato acqua a catinelle
sul poggio, causando numerosi disagi, allagamenti e smottamenti.
Dato che è ancora in attesa la
risposta alla nostra interrogazione sulle cause delle ricorrenti infiltrazioni
penetranti dagli infissi di Palazzo Minucci Solaini, il palazzo della
Pinacoteca comunale, abbiamo subito cercato di verificare se anche in
quest’occasione l’acqua piovana fosse penetrata nelle sale. Purtroppo, è
accaduto di nuovo quanto ci attendevamo. Ancora una volta i pavimenti di alcune
sale sono stati rinvenuti al mattino dagli addetti coperti da due dita d’acqua,
naturalmente i muri dove si aprono le finestre erano inzuppati di umidità e
perfino alcune teche erano fradice.
E’ evidente che a questo punto occorre
intervenire urgentemente per preservare il patrimonio artistico della città. Pur
non avendo avuto ancora una risposta ai nostri quesiti dal sindaco, pare
proprio che il problema principale consista nelle pessime condizioni di
manutenzione in cui versano gli infissi, usuratissimi, del palazzo, che non
riescono a contenere gli acquazzoni. Ormai è evidente a tutti che il clima sta
cambiando: le precipitazioni a carattere di rovescio temporalesco sono sempre
più frequenti, per cui è impossibile considerarle eventi eccezionali. Solo
nell’ultimo mese già due volte l’acqua è penetrata in abbondanza all’interno
della Pinacoteca. Dunque l’amministrazione non può continuare ad ignorare il
problema. Quasi tutte le preziose opere pittoriche raccolte in Pinacoteca altro
non sono che dipinti su tavola, un materiale sensibilissimo alle variazioni di
umidità. Del resto l’intervento non è solo una questione di buon senso, lo
stesso statuto comunale obbliga l’amministrazione ad adoperarsi per preservare
il patrimonio artistico cittadino. A nostro avviso questa deve essere la
priorità delle prossime settimane, tanto più che non si tratta di un intervanto
dai costi esorbitanti per cui ogni ulteriore ritardo sarebbe ormai considerato
da tutti colpevole negligenza.
La stessa notte tra mercoledì e
giovedì, la violenza della pioggia si è fatta strada anche in un altro palazzo
del comune dalla funzione assai critica: il palazzo Vigilanti, che ospita sia la
biblioteca che l’archivio storico comunale. Qui, l’acqua è penetrata
soprattutto dal tetto, purtroppo in più punti, infiltrandosi all’ultimo piano
del palazzo dove ha ricoperto i pavimenti. Un altro caso di mancata
manutenzione, che se trascurata ancora a lungo rischia di provocare danni
ingenti e irreversibili.
Progetto Originario
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